Il registro. La cacciata degli ebrei dallo Stato italiano nei protocolli della Corte dei Conti (1938-1943) - Annalisa Capristo,Giorgio Fabre - copertina
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Letteratura: Italia
Il registro. La cacciata degli ebrei dallo Stato italiano nei protocolli della Corte dei Conti (1938-1943)
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Descrizione


I circa 700 ebrei italiani che le leggi razziali cacciarono dallo Stato dopo il 1938 erano direttori generali, professori di scuola media, ingegneri e chimici, operai della Zecca, postini e maestre elementari, oltre che, è più noto, professori universitari di fama. «Il registro» ne ricostruisce per la prima volta i nomi, il ruolo professionale e, in diversi casi, i dati biografici. Le fonti sono incontrovertibili: i protocolli e i decreti della Corte dei Conti, che registrarono tutte le decisioni dello Stato italiano al riguardo. Nell'ottantesimo anniversario delle leggi razziste emergono anche le ricadute economiche individuali di quelle espulsioni. In molti casi i perseguitati furono letteralmente ridotti in povertà, ovvero vennero loro corrisposte delle indennità irrisorie, talvolta neppure quelle. Utilizzando lo strumento inedito dei registri dei decreti e incrociandolo con i decreti stessi e con altre fonti, il volume ripercorre capillarmente le procedure che riguardarono ciascun perseguitato. Per la prima volta è possibile capire quale fu all'epoca, a parte la spoliazione dei beni, il generale impoverimento personale degli ebrei italiani dipendenti dallo Stato. Sono stati anche identificati i più di cinquanta che furono deportati e uccisi ad Auschwitz. Prefazione di Michele Sarfatti. Con un saggio di Adriano Prosperi.

Dettagli

11 ottobre 2018
339 p., Brossura
9788815279828

Conosci l'autore

Foto di Giorgio Fabre

Giorgio Fabre

Storico tra i maggiori esperti italiani in ricerche d’archivio, è stato giornalista culturale per «Rinascita», «L’Unità» e «Panorama». È autore di numerosi volumi sull’antisemitismo fascista e nazista, sull’antigiudaismo cattolico e sulla censura durante il regime mussoliniano, tra cui L’elenco. Censura fascista, editoria, autori ebrei (Zamorani, 1998), Il contratto. Mussolini editore di Hitler (Dedalo, 2004), Mussolini razzista (Garzanti, 2005). Inoltre ha scritto, sulla storia del comunismo, Lo scambio. Come Gramsci non fu liberato (Sellerio, 2015). Ricordiamo anche (per il Mulino) il volume, scritto a quattro mani con Annalisa Capristo, Il registro. La cacciata degli ebrei dallo Stato italiano nei protocolli...

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