Repubbliche atlantiche. Una storia globale delle pratiche rivoluzionarie (1776-1804)
Tra il 1776 e il 1804 il tempo della rivoluzione unì le due sponde dell’Atlantico. La nascita degli Stati Uniti fu d’esempio alla Francia per la svolta del 1789. La rivolta degli schiavi neri a Santo Domingo nel 1791 portò nel 1794 all’abolizione della schiavitù nelle colonie francesi. Di lì a breve l’ascesa di Bonaparte segnò la ripresa del ruolo dell’uomo d’armi rivoluzionario. Le similitudini tra i due lati dell’Atlantico neppure si interruppero con la presa del potere, il 18 Brumaio, del generale còrso: a Santo Domingo, Toussaint Louverture, un ex schiavo divenuto governatore della colonia, parve imitarlo. La reintroduzione della schiavitù nelle colonie francesi, voluta da Bonaparte nel 1802, portò però all’insurrezione finale dei neri di Santo Domingo, che nel 1804 fondarono la repubblica nera di Haiti.
Il libro, che ripercorre le vicende qui riassunte, evidenzia il legame tra le due grandi rivoluzioni di fine XVIII secolo che le storiografie nazionali e l’influenza del portato politico-ideologico hanno a lungo nascosto. Queste pagine insistono invece su una storia comune tra Europa e America, prima che, nel XIX secolo, le loro strade si dividessero.
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Anno edizione:2022
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