Con Brayshaw High. La ribelle, Meagan Brandy ci regala un bully romance intenso, sfrontato e magnetico, capace di incatenare dalla prima all’ultima pagina. Un romanzo che non si limita a raccontare di conflitti adolescenziali e dinamiche di potere, ma che scava a fondo nei temi della fiducia, della famiglia scelta e della forza di resistere al proprio passato. Raven Carver è una protagonista indimenticabile. Con il suo carattere indomito, la sua ribellione viscerale e il bisogno disperato di sopravvivere, rappresenta il volto più autentico della fragilità nascosta dietro la corazza della durezza. L’arrivo alla Brayshaw High segna per lei l’inizio di un nuovo capitolo, ma non di una facile rinascita. Nonostante il lusso che la circonda, Raven rimane fedele a sé stessa: diffidente, sospettosa, allergica a qualsiasi forma di autorità. Eppure, i tre “re” della Brayshaw – Maddoc, Royce e Captain – sono lì a sfidarla. Bellissimi, arroganti, carismatici, con il potere di dettare legge tra i corridoi della scuola. Tre ragazzi uniti da un legame quasi fraterno, eppure segnati da segreti e ferite che Raven riesce a intravedere dietro le loro maschere da padroni indiscussi. È in quel gioco di sguardi, silenzi e scintille che il romanzo diventa elettrico, vibrante, impossibile da posare. La tensione con Maddoc, in particolare, è pura dinamite: scontri, battibecchi, attrazione che cresce e che brucia pagina dopo pagina. Ma Brayshaw High non è solo passione e rabbia. È anche il racconto di una famiglia atipica, di legami nati dal dolore e dalla voglia di proteggersi a vicenda, di un senso di appartenenza che diventa l’unica vera ancora di salvezza. Continua sul blog...
