Ricci e tarocchi. L'allegoria della calunnia

Elisabetta, una semplice parrucchiera, possiede un dono che è come una condanna. Vede frammenti di passato misteriosi e sente sulla pelle squarci di futuro. Qualcosa come il destino sembra dettarle il significato delle cose. La sua vita è più difficile e più sofferta, ma grazie all'affetto della famiglia e delle clienti-amiche del negozio sembra aver trovato la quadratura del cerchio... finché un omicidio la costringe ad entrare in un gioco più grande di lei. Un mistero in cui, come nelle prospettive nascoste di una matrioska, si celano altri misteri. Una donna barbaramente uccisa, un bigliettino giallo nascosto nella sua gola, una frase enigmatica scritta sul piccolo foglio di carta: l'Allegoria della calunnia. Sempre il destino mette in contatto l'ispettrice Marcella Corti con la veggente e le loro vite cambieranno per sempre. Un giallo scritto con toni soffici ma efficaci, senza morbosità ma con introspezione. Ironico e inquietante come il sorriso di chi ti attende alle spalle con un paio di forbici affilate. Ricci e Tarocchi è soprattutto un romanzo appassionante e semplice. Perché la semplicità, non dimentichiamocelo mai, è la più ingegnosa delle sofisticazioni.