Ricordo di un'isola - Ana María Matute - copertina
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Letteratura: Spagna
Ricordo di un'isola
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Descrizione


Ana María Matute, scrittrice di spicco del Novecento spagnolo, torna nelle librerie italiane con uno dei tasselli fondamentali della sua opera: uno straordinario, luminoso romanzo sulla perdita dell'innocenza.

«Uno dei libri più belli scritti nella nostra lingua durante il ventesimo secolo. Ho un ricordo che vorrei condividere. All'epoca ne parlai moltissime volte con Julio Cortázar e sua moglie, Aurora Bernárdez. Adoravano questo libro e ne discutevamo con entusiasmo. Ricordo persino che leggevamo insieme l'inizio, con quella descrizione esemplare, davvero magnifica, di una vecchia signora: una delle descrizioni più belle, precise, delicate che io ricordi in un romanzo del nostro tempo»Mario Vargas Llosa

«Un libro brillante e devastante, che merita la nostra tardiva attenzione. Ogni personaggio è straordinario»The Times Literary Supplement

Espulsa dal convento dove studiava dopo aver dato un calcio alla priora, abbandonata dal padre e orfana di madre, l'adolescente ribelle Matia viene mandata a trascorrere i mesi estivi con la ricca nonna sull'isola di Maiorca: un luogo al tempo stesso incantato e malvagio, dove si scontrano odi antichi e passioni odierne mentre il sole brucia attraverso le vetrate e il vento si lacera contro le agavi. Nella calda e opprimente quiete di un'estate adolescenziale, Matia trama con il cugino Borja tra lezioni di latino, sigarette rubate fumate di nascosto e fughe clandestine con una piccola imbarcazione nelle cale più recondite. Compagni di scorribande sono gli altri ragazzini dell'alta borghesia costretti come loro alla reclusione sull'isola, ma anche i giovani del posto, tra cui spicca Manuel, figlio maggiore di una famiglia emarginata da tutto il paese per il quale Matia prova un conturbante sentimento a cui non riesce a dare un nome. Il sordido mondo degli adulti nasconde molte incognite: gli uomini scompaiono misteriosamente, mentre le donne fumano alla finestra scrutando il mare in attesa di un ritorno. È il 1936, la guerra civile appena scoppiata sembra lontana ma quasi segretamente si sta combattendo anche sull'isola, e l'eco del conflitto si fonde con quella dell'Inquisizione e dei roghi di massa degli ebrei avvenuti nei secoli precedenti. La vita insulare è solcata da linee dolorose e divisive, e diventare grandi vuol dire anche scegliere da che parte stare.

Dettagli

8 luglio 2021
150 p., Brossura
Primera memoria
9788893258043

Valutazioni e recensioni

  • Nik82
    Descrivere con i colori

    37\2024 Romanzo parte di una trilogia. SI svolge in Spagna e più precisamente a Maiorca nel 1936 durante la Guerra civile spagnola. Due cugini adolescenti, Maita e Borja, si ritrovano bloccati in questo angolo di mondo nella casa della nonna. Fortunatamente sono la famiglia ricca della zona e Borja potrà comandare sul gruppo di ragazzini del posto. Si tratta di un romanzo lento e non da divorare. Molto particolari e accurate sono le desrcizioni di luoghi, cose e profumi fatte quasi sempre attraverso i colori.

  • Sussurri_tra_le_pagine
    Trilogia los Mercaderes

    "Ricordo di un'isola" è un romanzo che mi ha sinceramente avvinta con la sua delicatezza, il suo incedere lento ma potente, la sua capacità di scavare nelle profondità dell'io narrante, di colpire e di imprimersi meravigliosamente. Un libro fatto di ingiustizie, immagini cruente stampate su un giornale, incomprensioni, solitudini, guerre, bicchieri di cognac vuotati troppo in fretta, sigarette di contrabbando, pupazzi nascosti negli armadi fatti solo per volergli bene, cani morti, acqua putrescente, disperazione, consapevolezza, sacrificio, fruste feroci, uomini liberi come il vento, cause perdute e, solo infine, folli amori. "Eccomi qui, ora, davanti a questo bicchiere così verde, con il cuore che mi pesa. Sarà vero che la vita prende l'abbrivio da scene come quella? Sarà vero che da bambini viviamo la vita tutt'intera, d'un sorso, per poi ripeterci stupidamente, ciecamente, senz'alcun senso?" SEGUIMI SU INSTAGRAM: SUSSURRI_TRA_LE_PAGINE

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Foto di Ana María Matute

Ana María Matute

1925, Barcellona

Ana María Matute è stata una scrittrice spagnola. Talento precoce, a sedici anni pubblica i primi racconti, seguiti dal romanzo Gli Abeli (Las Abel, 1948). La sua narrativa rivela una viva e ricca capacità immaginativa, che l’ha imposta come una delle maggiori narratrici del Novecento. (Festa a Nordovest, Fiesta al Nordeste, 1953; Prima memoria, Primera memoria, 1959; L’inganno, La trampa, 1969, nt; Cavaliere senza ritorno, La torre vigía, 1971, nt) lascia ampio spazio alla descrizione dell’adolescenza, in un’atmosfera tra favola e mistero e con una controllata ricerca stilistica. La stessa cifra stilistica caratterizza anche i racconti di La vergine di Antiochia (La virgen de Antioquía, nt) e Il quaderno dei conti (Cuaderno para cuentas,...

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