Riserva di gradimento nella compravendita. Diritto romano e tradizione romanistica
A differenza delle altre principali clausole convenzionali accessorie tipiche del contratto di compravendita romana (lex commissoria e in diem addictio), al pactum displicentiae i compilatori giustinianei non hanno dedicato appositi titoli. La ricostruzione della sua disciplina è pertanto rimessa pressoché esclusivamente all'interpretazione del limitato numero di frammenti giurisprudenziali che sul tema ci sono pervenuti. La lettura che qui si offre di queste testimonianze della riflessione sulla clausola di gradimento avutasi nel corso dell’esperienza giuridica romana di età classica si indirizza a mostrare le differenze di regime che, rispetto alle categorie concettuali elaborate dalla Pandettistica e consolidate nella scienza giuridica moderna, la clausola presenta presso i giuristi romani, discendendo dal metodo casistico normalmente utilizzato da questi ultimi.
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Anno edizione:2024
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In commercio dal:28 ottobre 2024
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