Il romanzo è scritto bene , a tratti ironico a tratti commovente. Non è però paragonabile agli altri scritti dall’autrice. La trama sembra spezzettata , il senso della rivoluzione resta poco comprensibile.
Una rivoluzione sentimentale
Una storia di desiderio e di riscatto, sullo sfondo di una Napoli vera e pulsante.
Tutti hanno diritto alla propria Rivoluzione: anche Zelda, bella ricercatrice universitaria di buona famiglia, che si ritrova a insegnare quasi per capriccio in un oscuro liceo di provincia, e che non si è mai contaminata con la materia viscosa dell’amore. Zelda crede di essere una che non ha niente da insegnare, e invece i suoi alunni riescono a imparare da lei cose che lei nemmeno sospettava di sapere. Sono molto giovani e non sanno ancora quasi niente della vita, ma hanno appena iniziato a capire quello che non vogliono. E la discarica che intossica il loro paese non la vogliono più. Ma la Rivoluzione, si sa, è come un fiammifero che una volta acceso tutto infiamma, sovverte e porta a zero. E il vento che si alza dalla protesta dei ragazzi di Scogliano inizia a soffiare in direzione di Zelda, e finisce per scompigliare la sua vita pettinata e asettica. Così anche lei sarà costretta a scendere nella piazza della propria esistenza e a sporcarsi le mani con le materie prime della vita: cura, amore, responsabilità, rifiuto, speranza. Viola Ardone racconta una storia di desiderio e di riscatto, sullo sfondo di una Napoli vera e pulsante come le passioni che, anche se sopite, bruciano dentro l’anima. Perché tutti e ciascuno hanno diritto alla propria Rivoluzione. E la Rivoluzione, prima o poi, arriva.
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Autore:
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Edizione:5
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Anno edizione:2023
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Maria 02 aprile 2025
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M.P. 30 dicembre 2024
Primo libro scritto dalla Ardone. Storia di una docente napoletana di orIgini benestanti che decide di lasciare il dottorato universitario per una cattedra di ruolo in un liceo della periferia napoletana (nella terra dei fuochi). Sarà un'esperienza di crescita per lei e per gli studenti. Uno stile diverso dai suoi libri successivi, un ampio uso del dialetto per rendere più realistico il mondo che vuole rappresentare. Una storia originale nella esposizione. Lei è sempre sorprendente e mi piace sempre di più
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Rossella R. 26 agosto 2024Un po' acerbo
Si vede che era uno dei primi scritti (se non il primo) d Viola Ardone: scrittura ancora un po' acerba. In ogni caso, lettura leggera e con dei passaggi molto carini (ad es. la correzione dei temi dei ragazzi).
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