RAFFAELE KOHLER BIG BAND – "RONDINI".
I video dei musicisti che suonano dai loro balconi sono fonte di ispirazione per tutto il mondo. Era il 18 marzo e la cantautrice statunitense Joan Baez lanciava un messaggio d’amore e di vicinanza all’Italia. L’America guardava all’Italia come noi guardavamo alla Cina all’inizio della Pandemia, ignara o quasi a sfatare che il Coronavirus in un paio di settimane sarebbe arrivato anche lì. Joan Baez si era commossa col video del trombettista che suonava dietro l’inferriata di una finestra di Milano. Queste immagini hanno fatto il giro del mondo, rimbalzate da tutti i telegiornali, nel momento di incertezza e paura più forte, quando tutto il Paese si è fermato.< br>Tutte le sere alle 18 Raffaele Kohler suonava la sua tromba da una finestra di via Fauchè, vicino a Corso Sempione, a Milano. La suonava per tutto il suo quartiere ma anche per le centinaia di persone che si collegavano alle sue dirette su Facebook e Istagram. Centinaia di persone che sono diventate migliaia, perché le performance sono state riprese dalle principali emittenti TV e Radio. Tutto è cominciato il 13 marzo. «Mi hanno detto di questo flashmob alle 12 e ho pensato subito di partecipare» racconta Raffaele Kohler, 39 anni appena compiuti il giorno di San Patrizio e un cognome che rivela trisnonni tedeschi, ma milanese fino alle midolla. «La tromba ha un suono arcaico e nostalgico e riesce a unire sempre un pò tutti». E così è successo: dal suo appartamento al piano terra, Raffaele ha iniziato a risuonare l’inno della città. «La cosa che mi ha commosso è che, a poco poco, si è unita la giapponese pianista del piano di fianco, poi l’anziana di quello di sopra, poi tutta la via. Una sorta di concerto polifonico in divenire». Radio 24 durante il lockdown ha aperto tutti i giorni le trasmissioni con una telefonata a Raffaele Kohler che suonava la tromba al telefono. Raffaele Kohler è diventato l’icona musicale del lockdown. Ha portato gioia, speranza e lo ha fatto con delicatezza e poesia in un momento storico che ha stravolto e cambiato le nostre vite. Raffaele Kohler ha lanciato un messaggio di speranza e di condivisione e continuerà a farlo per strada, nei club, nei teatri, in ogni luogo dove incontrerà altri musicisti o qualcuno ad ascoltare e chissà che non si realizzi il suo sogno nel cassetto di “suonare allo stadio l’inno nazionale prima di una partita dell’Italia o di Champions League”. E questo sogno inizia a prendere forma sabato 17 ottobre quando in occasione del derby Inter Milan ha suonato allo Stadio di San Siro O Mia Bela Madunina che sarà anche la canzone di chiusura del nuovo disco della Raffaele Swing Band. Il prossimo 13 novembre uscirà infatti Rondini (distribuzione internazionale IRD) che alternerà brani originali, come le dolcissime “Anteo” e “Rondini”, a cover che spazieranno da “Se Stasera Sono qui” di Luigi Tenco a “O Mia Bela Madunina”, rivisitata in stile New Orleans!
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