Inserito nella collana “LaGialla”, questo lavoro di Cinquepalmi è un noir di movimento il cui tema generale è il desiderio di fuga. Verso la libertà, la ricerca dell’amore e soprattutto di se stessi. L’autore mette subito in chiaro che la trama non sarà densa di sottostrutture, il suo scopo non è farci amare i personaggi con approfondimenti e introspezioni psicologiche. La sua forza sta in abili descrizioni del viaggio denso di avventure che Michael, uno dei protagonisti principali, deve compiere senza fermarsi mai verso l’obiettivo che muove l’azione. Viaggio anche psichedelico e mentale alla stregua della beat generation. Qui lo scopo non è dimenticarsi ma ritrovarsi. Funziona il tratteggio di luoghi lontani e selvaggi, sia dal punto di vista geografico, sia da quello più propriamente “umano” di figure semplici ma piene di dignità, che ci vengono presentate e sembrano dare energia propulsiva a Michael nella sua impervia attraversata del Sud America. Altro motivo conduttore è il riscatto, ripulirsi dal passato e scommettere sull’amore, “sentimento eterno” come fa dire l’autore a uno dei personaggi. E proprio quando nel finale temi che il libro scivoli docilmente verso un benevolo: “Le loro giornate trascorrevano felici avvolte nella serenità di quella vallata” come in effetti si legge, Cinquepalmi è bravo a ingannarci per ricondurci senza compromessi alla più cruda realtà della vita.
