Una cosa era certa alla notizia dell’esordio registico di Miss Ciccone: ci si poteva aspettare di tutto. La carriera di Madonna è costellata di improvvisi cambi di rotta e di trovate geniali che oltre a far discutere hanno sempre fatto tendenza e la maggior parte delle volte hanno avuto un riscontro critico di tutto pregio….tranne che al cinema. Le sue controverse interpretazioni hanno fatto storcere il naso il più delle volte, che si trattasse di portare in scena Evita Peron così come di dare un volto ai personaggi di Abel Ferrara o di Woody Allen, ma anche e soprattutto quando si è trovata a recitare con i suoi compagni Sean Penn e Warren Beatty o quando è stata diretta dal suo ex marito Guy Ritchie: il risultato rimaneva alquanto mediocre. Le aspettative dopo la decisione di fare il grande salto e diventare regista erano molteplici, magari per essere pronti a stroncarla così come lo si era fatto per le sue interpretazioni, o per usare il solito commento di chi bolla come operazioni commerciali e astute quelle delle personalità di successo che decidono di esplorare altri campi artistici: e invece Madonna ha stupito tutti, con un’opera originale e dal sapore europeo. “Sacro e profano” è un film ironico e malinconico, racconta di vite ai margini dovute a scelte estreme fatte per portare avanti i propri desideri, per coronare i sogni di una vita: c’è AK ucraino che canta in un gruppo che suona alla Bregovic che in attesa del successo si mantiene facendo il “dominatore” per clienti masochisti e prendendosi cura del vicino di casa, un ricco scrittore cieco; il cantante convive con Holly, ballerina classica che in attesa di ingaggi comincia a lavorare in un locale di lapdance; con loro c’è anche Juliette idealista che vorrebbe partire per fare volontariato in Africa ma nel frattempo lavora in una farmacia gestita da un indiano innamorato di lei che quando può ruba medicinali da mandare nei paesi del terzo mondo. Le storie di questi personaggi scorrono con una leggerezza dolceamara senza tentativi moralistici o condanne da benpensanti ai loro stili di vita: le scene sono fotografie a volte tristi altre volte comiche di una realtà quotidiana al limite del degrado, che scalfisce solo parzialmente le anime dei protagonisti tanto che il finale aperto all’ottimismo è una concessione alla speranza più che una strizzatina d’occhio agli happy ending hollywoodiani. I complimenti all’esordiente Madonna vanno fatti per la scelta della trama ma soprattutto per la tecnica tutt’altro che scontata, ma non per questo velleitaria, usata per girare la pellicola: “Sacro e profano” è un piccolo film d’autore che non annoia e non pretende di entrare tra i capolavori nella storia del cinema, ma è sicuramente differente dalla maggior parte delle commedie banali che riempiono le sale da anni. Oltre all’atmosfera da cinema off e ai dialoghi pungenti e politicamente scorretti il punto di forza del film è Eugene Hutz, cantante dei Gogol Bordello, che interpreta lo straordinario ucraino A.K. che declama perle di saggezza completamente fuori dagli schemi dall’inizio alla fine…un’imprevedibile forza della natura.
A.K. è un musicista costretto a soddisfare i fantasmi sadomaso dei suoi clienti per poter finanziare le prove del suo gruppo punk-gitano. Juliette lavora in farmacia ma sogna di fare la volontaria in Africa. Holly è una ballerina classica che, per pagare l'affitto, inizia una carriera inaspettatamente brillante come lap dancer. Attorno a loro una Londra colorata, multietnica, abitata da personaggi folkloristici.
Venditore:
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Titolo originale:Filth and Wisdom
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Regia:
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Interpreti:
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Paese:Stati Uniti
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Produzione:Warner Home Video, 2012
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Distribuzione:Terminal Video
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Durata:80 min
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Lingua audio:Italiano (Dolby Surround 5.1);Inglese (Dolby Digital 2.0 - stereo)
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Lingua sottotitoli:Italiano per non udenti; Italiano
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Formato Schermo:1,77:1 Wide Screen
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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PASQUALE DE RENZIS 21 novembre 2010
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