Santi buddhisti della Corea antica
Fra le maggiori contraddizioni degli studi orientali c'è la scarsa attenzione prestata alla Corea e a tutta la sua tradizione intellettuale, Buddhismo compreso. La cosa è ancora più grave se solo si pensa al ruolo di autentica mediatrice culturale che la Corea ebbe tra il continente e le isole giapponesi. Il Buddhismo coreano ha una storia lunga e tutt'altro che passiva, provata dalle rielaborazioni locali del pensiero dell'Illuminato, l'importante produzione di testi sacri e un'intensa attività capace di gettare le basi della Dottrina in quel Giappone oggi paradossalmente più studiato e conosciuto. Questo volume tratta proprio del Buddhismo coreano, partendo da un'opera del 1215. Il testo in questione è il "Haedong kosung-jon" (Vite dei monaci illustri di Corea), scritto dall'abate Kakhun in un numero imprecisato di libri dei quali oggi si conservano solo i primi due. Nel mondo rimane quasi sconosciuto e per tale motivo l'averlo riportato in questo volume fornisce oggi un'occasione rara, per prendere confidenza con la nascita del Buddhismo in Corea e l'epopea sublime (e a volte tragica) dei monaci coreani che viaggiarono in Occidente alla ricerca della Legge.
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Anno edizione:2021
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In commercio dal:30 luglio 2021
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