La scelta di Armin
Una storia avvincente, dai risvolti drammatici ma anche permeata dallo spirito, dalla leggerezza e dai vagheggiamenti tipici dell'età giovanile. Ha come sfondo gli anni Sessanta del secolo scorso e racconta le vicende di una famiglia dell'alta borghesia milanese. Si assiste al confronto tra un padre, Àrmin Besozzi, ombroso, duro e taciturno e il figlio, Giuliano, il secondogenito: un ragazzo ipersensibile, intelligente ed estremamente precoce per la sua età. Il giovane è disorientato dal comportamento del padre nei suoi confronti; un atteggiamento che a Giuliano pare del tutto ingiustificato e incomprensibile. L’insofferenza manifestata dal padre, trasformatasi in una disistima che rasenta il disprezzo, senza che nessuno in famiglia ne comprenda la ragione, ferisce nel profondo il figlio adolescente, che saprà comunque reagire, dimostrando una maturità e una determinazione sorprendenti. Questa estraneità affettiva, che si aggiunge a una totale incomunicabilità, porta Giuliano a dubitare dell’identità stessa del suo genitore. Chi si nasconde dietro quell’uomo che lui chiama “padre”? Àrmin è chi dice di essere?
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Anno edizione:2024
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