Scomodi ricordi

Il libro si può leggere tutto d’un fiato, essendo coinvolgente e abbastanza corto: la vicenda si svolge tutta all’interno di un albergo Tosco-Romagnolo in cui si ritrovano delle persone bloccate a causa della neve. La trama ricorda analoghi gialli del passato, ma l’autrice, grazie anche a personaggi interessanti, è riuscita a creare una storia avvincente, con colpi di scena e indizi fino al finale, in cui il maresciallo Dallara unisce tutti i tasselli e il lettore comprende così quello che è successo. Le descrizioni sono accurate e l’ambientazione mi è piaciuta particolarmente, perché si trova in luoghi che conosco bene. Nel complesso è un buon giallo, ho trovato qualche refuso.

I coniugi Stefano e Veronica, insieme al figlioletto Elia, sono in viaggio per una vacanza di Capodanno da trascorrere tra le montagne dell’Appennino Tosco-Romagnolo, insieme agli amici Daniele e Viola. Fa molto freddo in quel periodo, e quando arrivano in albergo una tormenta di neve ha già bloccato parecchie strade e loro ben presto rimangono isolati. Il problema si pone quando una ragazza scompare misteriosamente e viene, in seguito, ritrovata morta. Inizia allora un’indagine per scoprire cosa sia successo e scovare l’assassino, che potrebbe ancora trovarsi all’interno dell’albergo e prepararsi a uccidere di nuovo. Trama molto veloce e con elementi non proprio nuovi per il lettore ma comunque piacevoli da ritrovare. La parte gialla/investigativa è molto rapida e spesso messa da parte da situazioni personali e familiari dei protagonisti. Si tratta di un giallo molto leggero (tipico dello stile dell’autrice) con una linea d’indagine davvero semplicissima che riesce a farsi seguire proprio da tutti senza alcuna difficoltà. Il finale è molto veloce, e il movente poteva essere argomentato meglio, ma diciamo che nel complesso risponde alle domande irrisolte che il lettore si è posto durante la narrazione.