Non conoscevo Barbara Comyns sino a questo prezioso testo, che a ritroso contiene molte note biografiche della sua autrice, ed è stata una scoperta piacevolissima. Siamo anche nate lo stesso giorno (in anni diversi, ovviamente) e condividiamo parte dell’immaginazione che caratterizza Frances, la protagonista di questa vicenda che è allo stesso tempo una assoluta delizia di oscurità ed innocenza ma anche e soprattutto una visionaria. Scorrevole, a tratti crudele, sicuramente vero. Una scrittura precisa ed elegante, mai noiosa, accompagna lo scorrere delle vita della bambina sin dall’inizio (segnato da una disgrazia e da una relativa povertà in una famiglia altrimenti nobiliare) sino ad un probabilmente inevitabile epilogo, fra ossessioni di famiglia, passioni cavalline e mobilio in pelle umana.
