Le solite elucubrazioni di chi vuole sapere ad ogni costo cosa c" é dietro l' angolo (di solito un altro angolo e così via all' infinito). James Bond era molto meglio! Tempo sprecato.
Il segreto
Il romanzo-verità sull'Italia dei giorni del rapimento Moro, per anni tenuto nascosto. “Quando si dice la verità non bisogna dolersi di averla detta. La verità è sempre illuminante. Ci aiuta a essere coraggiosi” Aldo Moro “Antonio Ferrari: un guastafeste della memoria” Sergio Romano Marzo 1978: l’Italia si trova al centro di uno dei più grossi complotti internazionali del dopoguerra. Il romanzo sul rapimento Moro che per 35 anni nessuno ha voluto pubblicare. Troppo vero e troppo imbarazzante. Per tutti. Tutto ha inizio al “Marriott hotel” di Washington. Nessuno dei convocati sa qual è veramente la posta in gioco e il ruolo che ciascuno di loro avrà nel più grosso complotto internazionale degli ultimi decenni. Non lo sa nemmeno Ron J. Stewart, agente segreto americano, pronto a tutto, una vita segnata da missioni impossibili. Ma questa che sta per essergli affidata è la più mefitica e delicata in assoluto. In gioco c’è il futuro politico dell’Italia e i rapporti tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Fermare l’entrata al governo del PCI usando qualsiasi mezzo, anche le Brigate rosse: questo l’obiettivo. Tra Praga, Parigi, la Berlino attraversata dal Muro, Milano, Genova, in accordo con altri agenti segreti dell’Est e dell’Ovest, al di fuori dei canali ufficiali, Stewart dovrà infiltrarsi e aiutare i terroristi nella loro azione eversiva e destabilizzante. A farne le spese, l’uomo politico italiano più famoso. Un agente segreto francese, scoprendo la trama che si stava tessendo, cercherà invano di salvare il leader democristiano. Invano, perché “lui” doveva morire. Commissionato a Ferrari con non poche pressioni dal “Corriere della Sera” devastato dallo scandalo P2, tenuto nel cassetto per anni, questo romanzo avvincente e coraggioso anticipava quanto poi in parte confermato da nuove testimonianze e dalle commissioni d’indagine sul delitto Moro. Un vero caso editoriale. “Tanti ‘dettagli’ che sembravano indimostrabili e figli della dietrologia – sostiene oggi l’autore – purtroppo o per fortuna si sono dimostrati veri. Fu davvero un orrendo complotto, che oggi non fa più paura raccontare, o forse ne fa molta meno”.
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Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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        Maria Teresa Tafuri 25 marzo 2019
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        GIANLUCA SPERA 15 maggio 2018"Il segreto" riprende una tesi già affrontata nel film Piazza delle cinque lune (2003) di Renzo Martinelli: il sequestro Moro fu progettato dai servizi segreti occidentali perché in tempi di guerra fredda era inconcepibile e pericolosa l’apertura al partito comunista italiano. In questo contesto, furono manovrate anche le Brigate Rosse che sarebbero state la semplice manovalanza dell’azione criminosa. Tuttavia, la peculiarità di questo romanzo-inchiesta è che rimasto nel cassetto per quasi trentacinque anni prima di essere pubblicato perché, secondo l’autore, la “verità” raccontata sarebbe stata fonte di imbarazzo per i governi come per i brigatisti, preoccupati di negare qualsiasi tipo di infiltrazione al loro interno. La forza del libro sta nella incredibile convergenza tra alcuni episodi raccontati e le conclusioni della seconda commissione di inchiesta sul caso Moro che ha conferito al complotto una dimensione internazionale. Trattandosi comunque di un romanzo, la realtà non può che mescolarsi alla finzione anche se in alcuni episodi si nota un’inquietante sovrapposizione: come per esempio, nel caso del personaggio Ron J. Stewart che rimanda al vero Ronald Stark, un agente della Cia che si finse brigatista per arrivare ai vertici dell’organizzazione terrorista e morì in circostanze misteriose nel 1985 sulle Isole Antille D’altronde, il caso Moro è scespirianamente un delitto che genera altri delitti. Per cui, al di là della dietrologia che può essere sempre un rischio (ma che vale la pena correre), il libro di Ferrari si fa apprezzare soprattutto per la trama avvincente e il ritmo forsennato. Aiuta a far breccia nel muro d’omertà che caratterizza gran parte dei misteri italiani. Oggi che la guerra fredda è stata consegnata alla storia e che molti dei protagonisti di quella stagione sono passati a miglior vita, queste rivelazioni forse suscitano meno scandalo ma non possono cancellare né le colpe, né la vergogna. 
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        Peccato che sia stato in fondo ad un cassetto per così tanto tempo! Credo che sia al pari delle stragi della Banca dell'Agricoltura e della Piazza di Brescia, uno dei progetti più miseri e biechi, che gettano la politica del nostro paese alle ortiche!!!!! Questa manipolazione della nostra politica ha ancora una volta il gioco dei poteri forti ed occulti che ancor oggi impediscono la democrazia con la D maiuscola. 
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