Oggi ci siamo dimenticati cosa voglia dire ribellarci. Vediamo i partigiani quasi come qualcosa di astratto, dimenticandoci che sono uomini che hanno vissuto senza un tetto, mangiati dalle pulci, affamati e feriti per anni e anni. Oggi nella festa della repubblica sono contenta di aver letto questo libro perché se oggi posso votare, posso avere dei diritti, è anche grazie a questi uomini e bambini (!) che hanno fatto la storia. I gesti dei fascisti “non servono a liberare ma a ripetere e perpetuare quel furore e quell'odio, finché dopo altri venti o cento o mille anni si tornerebbe così, noi e loro, a combattere con lo stesso odio anonimo negli occhi e pur sempre, forse senza saperlo, noi per redimercene, loro per restarne schiavi. Questo è il significato della lotta, il significato vero, totale, al di là dei vari significati ufficiali. Una spinta di riscatto umano, elementare, anonimo, da tutte le nostre umiliazioni: per l'operaio dal suo sfruttamento, per il contadino dalla sua ignoranza, per il piccolo borghese dalle sue inibizioni, per il paria dalla sua corruzione. Io credo che il nostro lavoro politico sia questo, utilizzare anche la nostra miseria umana, utilizzarla contro se stessa, per la nostra redenzione, così come i fascisti utilizzano la miseria per perpetuare la miseria, e l'uomo contro l'uomo.”
Il sentiero dei nidi di ragno
"Questo romanzo è il primo che ho scritto; quasi posso dire la prima cosa che ho scritto, se si eccettuano pochi racconti. Che impressione mi fa, a riprenderlo in mano adesso? Più che come un'opera mia lo leggo come un libro nato anonimamente dal clima generale d'un'epoca, da una tensione morale, da un gusto letterario che era quello in cui la nostra generazione si riconosceva, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Al tempo in cui l'ho scritto, creare una 'letteratura della Resistenza' era ancora un problema aperto, scrivere 'il romanzo della Resistenza' si poneva come un imperativo; ...ogni volta che si è stati testimoni o attori d'un'epoca storica ci si sente presi da una responsabilità speciale ...A me, questa responsabilità finiva per farmi sentire il tema come troppo impegnativo e solenne per le mie forze. E allora, proprio per non lasciarmi mettere in soggezione dal tema, decisi che l'avrei affrontato non di petto ma di scorcio. Tutto doveva essere visto dagli occhi d'un bambino, in un ambiente di monelli e vagabondi. Inventai una storia che restasse in margine alla guerra partigiana, ai suoi eroismi e sacrifici, ma nello stesso tempo ne rendesse il colore, l'aspro sapore, il ritmo..." (Italo Calvino)
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Autore:
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Anno edizione:2022
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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simopg 18 giugno 2025Meraviglioso
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Martiii 12 giugno 2025Mba
Onestamente, questo libro tratta tematiche molto importanti e di grande rilievo storico. La trama e la scrittura, però, sono parecchio difficili da seguire.
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Michela 07 aprile 2025Pin
Pin è uno dei tanti bambini della guerra. Dimenticati da tutto e da tutti. Soli al mondo. Un libro che mi ha veramente toccata. Il racconto della resistenza vista dagli occhi di un bambino è un qualcosa che mi ha impressionata molto. Un libro magnifico
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