Il ciclo dei Ballantyne comprende una serie di romanzi d’avventura scritta dall’autore sudafricano Wilbur Smith. La storia è ambientata nella seconda metà dell’Ottocento in Rodhesia, terra che corrisponde all’attuale Zimbabwe. Qui seguiamo le avventure della famiglia Ballantyne. In particolare, di Robyn, determinata a portare avanti la missione del padre e a diffondere medicina, conoscenze e cristianità in Africa, e del fratello Zouga che invece sembra più interessato alle sue ambizioni di successo e ricchezza. Ma il ragazzo non è l’unico con cui Robyn deve fare i conti, altri due uomini sembrano infatti minare la sua stabilità; Codrington, ambizioso ufficiale della Marina britannica, determinato a sposarla, e il famigerato e detestato Mungo St John, trafficante di schiavi americano, con cui la donna ha avuto un passato tormentato. Le vicende familiari dei Ballantyne si snodano in questa saga, andando a ricoprire un intervallo di tempo di circa vent’anni, dal 1860 al 1880, in cui si alternano diverse generazioni, tra ambizioni, sogni, soprusi e violenze. Di sfondo l’aspro conflitto tra bianchi e neri e delle guerre tribali che si intrecciano con le vicende di una famiglia che lotta per affermarsi, e ottenere successo.
«L'Africa stava accucciata sull'orizzonte, quasi un leone pronto all'agguato, color fulvo e oro nel primo sole, gelata dal freddo della Corrente del Benguela. Robyn Ballantyne stava in piedi accanto al parapetto della nave e la guardava. Era lì da un'ora prima dell'alba, molto prima che si cominciasse a vedere la terra. Sapeva che era là, ne sentiva nel buio la vasta presenza enigmatica, ne avvertiva il respiro, caldo e secco di aromi, sopra le fredde esalazioni vischiose della corrente su cui correva la grande nave.»