La trilogia islandese comprende tre romanzi di genere thriller scritti dall’autore francese Ian Manook. A far da gran protagonista di questa trilogia è l’Islanda, deus ex machina della narrazione, una terra magica di cui Manook sapientemente ci mostra i lati più disparati e contraddittori. Tra ghiacciai millenari, vulcani inquietanti e deserti di cenere, ad accompagnarci nei meandri più oscuri dell’isola è il poliziotto Kornelíus, il quale non brilla di certo per il suo essere moralmente ineccepibile, una caratteristica che accomuna i personaggi di Manook. Il detective infatti ha un conto sospeso con la mafia lituana a cui deve dei soldi, un debito che spera di ripagare rubando un carico di cocaina. Alto e possente come un Troll, Kornelíus si ritroverà a indagare su una serie di omicidi che ingarbuglieranno ancora di più la sua vita professionale e privata. Sul suo cammino incontrerà diversi personaggi, tra cui un giornalista con la sua figlia ribelle Beckie al centro del primo romanzo, o la giovane poliziotta con cui si ritroverà a indagare e dividere la scena. Manook ci conduce in un viaggio incredibile, in un’Islanda di luci e ombre, ancora forte delle sue leggende e del suo folklore.