Il meraviglioso romanzo "La settimana di Walter Turelli" dell'autore Furio Morucci è una storia semiautobiografica che invita a cogliere il bello nella propria vita. Il protagonista, Walter Turelli, è un uomo di cinquantadue anni, sposato da trenta e con due figli. Vive a Prato, città che ama percorrere con lunghe passeggiate, dando molliche di pane alle paperelle del fiume Bisenzio e fermandosi a parlare nei negozi e nei bar, comprando magari qualche dolce o pianificato tradizionale. Lavora in fabbrica, perché i genitori lo hanno indirizzato verso quel mestiere, pur avendo sempre desiderato diventare un insegnante di educazione fisica. Sua moglie, Margherita, è una professoressa d'italiano delle medie e insieme coltivano la passione per il cinema italiano, in particolare per i film di Verdone e, in onore alla pellicola "Bianco, Rosso e Verdone", hanno chiamato la loro figlia Magda. La vita di Walter sembra normalissima, a tratti abitudinaria, ma, diversamente dalla maggioranza delle persone che vivono in quest'epoca frenetica e consumista, soddisfatta e serena. Il punto di forza di questo personaggio è l'aver trovato una sua dimensione di benessere nel qui e ora, senza aggrapparsi a ciò che sarebbe potuto essere o ancorarsi al passato. Walter trova la sua felicità dedicandosi con amore alla famiglia. Osserva e ascolta i figli, continua a coltivare il rapporto con la moglie con sorprese, cene e uscite non programmate, parla con grande curiosità con amici e passanti, mostrando un interesse filantropico colmo di apertura mentale e desiderio di arricchimento. Si dedica a sé stesso concedendosi lunghe passeggiate, assaporando i dolci che ama, sperimentando in cucina e godendosi i suoi film preferiti. Ha un ottimo rapporto coi colleghi, cerca di risolvere i problemi e affrontare gli imprevisti con metodo e prontezza ed è una persona ordinata che trova sempre ciò di cui ha necessità. Questo protagonista all'apparenza "semplice", regala un insegnamento di vita colmo di positività e volto al mantenimento di un sano equilibrio. Anche se la mente a volte si chiede come sarebbe potuta essere una vita diversa, col lavoro da lui desiderato, coltivando le passioni d'infanzia ormai accantonate, Walter dimostra di aver raggiunto la sua pace interiore e di amare pienamente la sua vita. Nel corso del racconto si trova anche la citazione del libro di poesie "Pensieri Elementari" dell'autore Furio Morucci, sottolineando che le poesie della raccolta sono nate in tenera età e sono cresciute col poeta. Non mancano momenti divertenti, ad esempio il "dialogo" col suo gatto, Marcus. "Vedo Marcus, il gattone blu che dal divano mi guarda e muove la coda. Chissà che cosa sta pensando. Secondo me in ogni sogno c’è sempre un gatto. Dai vieni qua mi dice. Sardina! Ed io .. No! sardina no! Ma come no, voi umani siete tutti uguali, all’improvviso vi svegliate e credete di sapere tutto. Ma sai in quante epoche ho vissuto io? Ero con gli egiziani, mi adoravano, poi ho servito gli etruschi ed i romani. Con i greci non sono mai andato d’accordo. Loro preferivano altro. E poi India, Russia, Australia, Cina, America. Pensa che sono stato considerato anche un profeta. Allora io rido e Marcus mi fa vedere la luce nei suoi occhi." Consiglio a tutti questo libro che esorta a cogliere il meglio della vita e a conservare la meraviglia per le piccole (grandi) cose che accadono ogni giorno.
