Continua la storia di Eugenio Bollini ma questo è un libro che può essere letto anche senza conoscere la storia del Tour de France di "Gobbi come i Pirenei", anche se ci sono riferimenti al libro precedente. E' una storia da godere a tappe, amando la vita, con tutte le sue casualità, anche quelle più impreviste, insegnandoci che ogni compagno di viaggio ha in serbo tantissime sorprese, anche quelli che non accettiamo, comprendiamo, di cui non condividiamo esperienze. E' un inno alla vita, alle capacità di affrontarla con il giusto piglio, ti farà venir voglia di giocare a tetris per capire come sei fatto dentro, ti farà ridere e ti commuoverà, ponendoti molte domande. E' una storia che chi ama andare in bici e conosce anche l'ambiente delle gare (magari anche solo qualche nome di quelli famosi) sicuramente apprezzerà. Marcacci con Bollini ha tirato fuori un personaggio che non si può non amare e con cui si vivono avventure incredibilmente umane, con cui ti immedesimi, in questo libro l'aspetto familiare e quello di 'vicinanza' sono approfonditi rispetto a quelli personali, rendendo la storia corale e intrecciata. Tanti sono i coprotagonisti tra cui spicca la figlia Viola (da leggere anche le frasi poste come introduzione). E' da leggere senz'ombra di dubbio.
