Ho letto questo libro inizialmente incuriosita dalla trama particolare, ma poi addentrandomi nella storia non vedevo l'ora che finisse. Ho in particolare disprezzato l'atteggiamento del protagonista. Mi aspettavo da parte sua un maggior coinvolgimento nei confronti della nuora, che costituisce il suo oggetto proibito del desiderio. Invece con lo svolgersi delle vicende, comprese crude scene di torture abbastanza inutili ai fini della trama, si capisce sempre più che piuttosto che un uomo combattuto tra le sue ideologie e la donna che ama, siamo di fronte a una persona egoista, che non ama altro se non le proprie vuote idee sociali e politiche, privo di affetto per la propria famiglia. Se l'autore voleva ottenere un effetto talmente disturbante, ci riesce alla perfezione; se l'intento era quello di mostrare una travagliata e proibita storia d'amore ai tempi del nazismo, non è questo il caso perchè di sentimenti umani reali nel protagonista ce ne sono ben pochi, al massimo l'illusione di averli. Nel dubbio, è un libro che non rileggerei nemmeno per sbaglio.
Signor comandante
Francia, anni Trenta. Il nome di Paul-Jean Husson evoca rispetto e ammirazione: ufficiale decorato della Prima guerra mondiale, scrittore celeberrimo, editorialista dei quotidiani più prestigiosi, membro dell'Académie Française, Husson è uno dei grandi intellettuali della scena parigina, una vera e propria istituzione. Fermo sostenitore della necessità di un profondo rinnovamento del Paese, vede la recente invasione nazista come l'occasione per far rinascere una grande Francia, fondata sull'ordine e sulla purezza razziale. Ma l'intransigenza del suo pensiero si scontra con la passione per Ilse, la giovane attrice tedesca moglie del figlio partigiano. Un'ossessione proibita, e non solo a causa dei vincoli famigliari: gli occhi azzurri e i capelli biondi di Ilse nascondono infatti una colpa imperdonabile, una macchia impossibile da cancellare, se non con il sangue. Costretto per la prima volta a scegliere tra i propri principi e la voce potente del cuore, Husson si affida all'unica cosa che non l'ha mai tradito, la penna, consegnando al lettore, in una tragica confessione, tutto il peso del proprio destino. E la sorte della donna che non riesce a dimenticare.
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Anno edizione:2013
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Anna Massarelli 28 novembre 2017
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