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Anno edizione: 2021
Anno edizione: 2016
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Dopo A sud di Lampedusa e Landgrabbing, Stefano Liberti ci presenta un reportage importante che segue la filiera di quattro prodotti alimentari – la carne di maiale, la soia, il tonno in scatola e il pomodoro concentrato – per osservare cosa accade in un settore divorato dall'aggressività della finanza che ha deciso di trasformare il pianeta in un gigantesco pasto.
Secondo previsioni dell'Onu, nel 2050 saremo 9 miliardi di persone sulla Terra. Come ci sfameremo, se le risorse sono sempre più scarse e gli abitanti di paesi iperpopolati come la Cina stanno repentinamente cambiando abitudini alimentari? La finanza globale, insieme alle multinazionali del cibo, ha fiutato l'affare: l'overpopulation business. Dopo A sud di Lampedusa e Landgrabbing, Stefano Liberti ci presenta un reportage importante che segue la filiera di quattro prodotti alimentari – la carne di maiale, la soia, il tonno in scatola e il pomodoro concentrato – per osservare cosa accade in un settore divorato dall'aggressività della finanza che ha deciso di trasformare il pianeta in un gigantesco pasto. Un'indagine globale durata due anni, dall'Amazzonia brasiliana dove le sconfinate monocolture di soia stanno distruggendo la più grande fabbrica di biodiversità della Terra ai mega-pescherecci che setacciano e saccheggiano gli oceani per garantire scatolette di tonno sempre più economiche, dagli allevamenti industriali di suini negli Stati Uniti a un futuristico mattatoio cinese, fino alle campagne della Puglia, dove i lavoratori ghanesi raccolgono i pomodori che prima coltivavano nelle loro terre in Africa. Un'inchiesta che fa luce sui giochi di potere che regolano il mercato del cibo, dominato da pochi colossali attori sempre più intenzionati a controllare ciò che mangiamo e a macinare profitti monumentali.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un'indagine nel mondo dell'industria alimentare controllato da quelle che Liberti chiama in maniera molto appropriata aziende-locusta. Il libro è strutturato in quattro inchieste, ognuna delle quali analizza la filiera di produzione e vendita di un particolare prodotto (carne di maiale, soia, tonno in scatola, pomodoro concentrato). Ottimo ed utile giornalismo, sebbene abbia trovato più incisivo e coinvolgente "Il dilemma dell'onnivoro" di Pollan.
Assolutamente da leggere: rappresenta in modo chiaro le politiche poste in essere dalle multinazionali del settore alimentare e offre validi spunti per una necessaria riflessione.
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