Anche questo volume, seguito de ‘Il gran mondo’, scorre e avvince il giusto, è un ‘page turner’ che agevola lunghe sessioni di lettura. Lemaitre gioca col feuilleton, incrocia le vicende dei membri della famiglia Pelletier con le trasformazioni della Francia degli anni ‘50, con particolare attenzione alla condizione femminile e alle tensioni sociali che nascono sul lavoro e come effetti collaterali del processo di ricostruzione post bellico e di ammodernamento industriale. Detto questo, il livello del romanzo mi è parso in calando rispetto al passato. Qualche personaggio vira troppo al grottesco (Geneviève), le sottotrame si sviluppano senza grandi sorprese, lasciando in alcuni casi la sensazione di una forzatura o di un’inutile prolissità. Insomma, Lemaitre resta un abile narratore, ma non ho ritrovato i picchi e i virtuosismi della prima trilogia storica. Ciò non impedisce che resti in fiduciosa attesa della prossima ‘puntata’.
Il silenzio e la collera
Dopo Il gran mondo, Pierre Lemaitre prosegue con questo formidabile romanzo la grande saga consacrata agli anni del secondo dopoguerra.
Parigi, 1952. Dopo essersi trasferiti nella capitale francese da Beirut, dove vivono ancora i loro genitori, i fratelli Pelletier sono impegnati nelle sfide che devono affrontare nella loro città d'adozione. Quando Hélène, la più giovane dei tre, arriva a Chevrigny, un villaggio della profonda provincia francese, per un reportage commissionatole dal "Journal du Soir", si ritrova di fronte a uno spettacolo desolante. In nome del progresso e per far fronte alle nuove necessità del paese, Chevrigny verrà sommersa dall'acqua e cesserà di esistere per far posto a una grande diga e a una centrale idroelettrica. Hélène è la testimone dei drammi umani di coloro che vengono allontanati per sempre dalle loro case e proprio in questo contesto la sua vita prenderà una svolta inattesa. Intanto suo fratello François, giornalista d'assalto nel medesimo giornale parigino, deve scoprire chi è veramente Nine, la donna misteriosa di cui è perdutamente innamorato, mentre Jean, l'inetto fratello maggiore, vessato dalla perfida moglie Geneviève, fa i conti con le sue pulsioni violente e cerca ancora una volta di sfuggire alla giustizia. Il silenzio e la collera è un grande romanzo sociale, in cui il destino dei personaggi è segnato dalle trasformazioni della "nuova" società francese. Il silenzio è quello a cui sono costrette le donne, le vere protagoniste di questo libro, alle prese con la loro emancipazione, i loro diritti e la questione cruciale dell'aborto, all'epoca punito severamente. La collera è rappresentata dai primi scioperi dei lavoratori a Parigi e dal malcontento che sfata il mito della rinascita di quegli "anni gloriosi".
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Anno edizione:2023
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Loris 31 luglio 2024
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