Originale, sorprendente, appassionante, divertente, magistrale. Un capolavoro. Ma come si fa a pubblicarne una traduzione strapiena di errori sintattici, ortografici e perfino di evidentissimi errori di traduzione? È un crimine letterario. Leggetelo assolutamente, ma in un'edizione diversa
Quattro amici guardano in televisione la finale dei Mondiali di calcio del 1998.
«Eshkol Nevo è una voce fondamentale della giovane narrativa israeliana, forse il più vicino a David Grossman per la capacità di raccontare il rapporto sottile che esiste tra le vite individuali e la storia collettiva» – Nouvel Observateur
«Ironico e disincantato, Eshkol Nevo è uno dei nuovi e controversi autori che arrivano oggi da Israele» – D, la Repubblica delle donne
«Era dalle Avventure della ragazza cattiva di Vargas Llosa che non mi divertivo tanto, e che non m’intenerivo così per la causa di un personaggio» – Alessandro Piperno, Corriere della Sera
Non hanno ancora trent'anni, e hanno condiviso la giovinezza, gli studi, l'esercito, le avventure, i sogni e le difficoltà, le speranze e gli amori. Sono uniti da un legame intenso, dal bisogno profondo di parlare e di confrontarsi su tutto, senza vergogna, affrontando le lacrime e la gioia, la vita in ogni suo aspetto. Yuval, il narratore, ha un animo buono e una spartana educazione anglosassone; Churchill è un egoista irresponsabile ma trascinante, ed è il fondatore della loro gang dai tempi del liceo. Ofir vive di parole e brucia ogni giorno la sua creatività in un ufficio pubblicitario. Amichai vende polizze mediche ai malati di cuore, è già sposato e ha due figlie. Durante la partita Amichai ha un'idea: perché non scrivere su un foglietto i propri desideri, i sogni per gli anni a venire, per poi attendere la prossima finale della coppa del mondo e vedere se si sono realizzati? Quel giorno in cui sta per scrivere il suo bigliettino Yuval ha da poco incontrato Yaara, e sa già che è la donna della sua vita. Nel bigliettino dei desideri Yuval scrive: "Ai prossimi Mondiali voglio stare ancora con Yaara. Ai prossimi Mondiali voglio essere sposato con Yaara. Ai prossimi Mondiali voglio avere un figlio da Yaara. Possibilmente una figlia". Il suo destino, e quello dei suoi amici, è pronto a mettersi in moto.Venditore:
Informazioni:
paperback 351 9788865596616 Molto buono (Very Good) Libro usato proveniente da collezione privata,lievissime tracce d'uso sulla copertina.Le pagine risultano lievemente imbrunite dal tempo. All'interno in ottime condizioni..
Immagini:
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Traduttore:
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:2019
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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dom 31 luglio 2024Grandissima opera, ma.
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ANDRICCI 09 febbraio 2024ANDRICCI
Siamo in Israele, e la storia si dipana tra Haifa e Tel Aviv, in un periodo che va dal 1990 al 2002, e racconta l’amicizia di 4 ragazzi che diventeranno uomini nel frattempo. E’ un libro perfetto, ed è impossibile pensarlo scritto meglio di così. Il libro non si presta ad una lettura veloce, ogni pagina ha un suo peso specifico e richiede di essere letto con attenzione; credo che questa non fluidità della lettura sia voluta dallo scrittore per non rendere banale la storia trattata. La cosa che mi ha colpito maggiormente è la ineludibilità del conflitto israelo-palestinese … per tutto il periodo in cui è ambientata la storia i quattro amici protagonisti hanno una vita del tutto uguale a quella che i loro coetanei potrebbero avere nel medesimo periodo in un qualsiasi altro paese dell’Europa Occidentale … vivono le stesse esperienze che contraddistinguono la vita di chi diventa adulto, ovvero i problemi con i genitori, il lavoro, le ambizioni realizzate e non, gli amori, i figli … ma a differenza degli altri qui in Israele il conflitto con i palestinesi è sempre presente, questo tema infatti fa capolino quando meno te lo aspetti, e quello che colpisce maggiormente è vedere come una bomba che esplode su un autobus, o i disordini al confine con la Striscia di Gaza, o la “scomparsa” di un palestinese che ha avuto il torto di apparire in una zona d‘Israele per lui off-limits, facciano parte della vita quotidiana di questi giovani, ma la cosa che fa ancora più male è vedere il grande fastidio che avvertono gli israeliani quando per qualche motivo entrano in contatto con i palestinesi, questi vengono percepiti con grande fastidio, come fossero zanzare o dei scarafaggi Preparate i fazzoletti, il doppio finale non potrà non strappare le lacrime al lettore; già era bello il primo di finale, il libro si sarebbe potuto chiudere così, ma la storia va avanti regalando un finale inaspettato, meravigliose suggestioni al lettore e lasciando un bellissimo ricordo del romanzo.
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Tea17 11 ottobre 2022Uno dei libri più belli mai letti di sempre
Nevo mi ha spezzata in due con questo libro. Quanta sensibilità, introspezione, tristezza e nostalgia, amarezza, ma dolcezza. Una scrittura delicata e discreta, ma immersiva e captivante. Mi sono sentita parte della storia, parte del gruppo di amici di Yuval; ho sentito invidia e ammirazione nei confronti di Yaara, strazio ed empatia per Amichai, ispirazione e motivazione da Ofir, rabbia nei confronti di Churchill; mi sono immedesimata in Yuval e ho sentito i suoi pensieri come fossero miei. Sento di conoscere ognuno di loro e chiudendo il libro dopo l’ultima pagina, ho pianto. Avrei voluto non lasciarli. Ho pianto perchè Nevo ha capacità di scavare in profondità nell’animo e nel pensiero umano e di pizzicare le corde più sensibili con le parole che mette su carta.
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