Sinfonie n.2, n.5

Dopo il successo riscosso dal suo album dedicato alle Sinfonie nn. 1, 3 e 4, apparso su Phi nel 2016, Philippe Herreweghe ci propone il seguito di questo ciclo realizzato con la Filarmonica Reale delle Fiandre: la Sinfonia n. 2, D. 125, e la la Sinfonia n. 5, D.485 – entrambe in si bemolle maggiore. Come le precedenti anche queste opere giovanili, scritte quando il compositore viennese non aveva ancora vent’anni, rappresentano gli esordi promettenti di un artista già in pieno possesso dei suoi mezzi. Esse rivelano una raffinatezza nella costruzione sinfonica di grandi proporzioni, benché la Quinta sia quella con la strumentazione meno ricca – è l’unica a non richiedere né clarinetto, né tromba, né timpani. La Seconda, dal carattere leggero, richiede dall’orchestra altrettanta sottigliezza – che Philippe Herreweghe e la Philharmonie forniscono attraverso il loro approccio accurato e intelligente in tutto l’album.
Un nuovo omaggio del direttore di Gand al genio del compositore viennese, di cui si conoscono meglio le sinfonie più tarde, mentre le sue pagine precedenti sono eseguite e registrate – a torto! – troppo poco.