Smoke And Mirrors

Creato interamente nell'isolamento causato dalla pandemia, "Smoke and Mirrors" riunisce una band all-star con il produttore di lunga data Cole e il co-autore e polistrumentista David Mann. Il vasto insieme comprende il chitarrista Bernd Schoenhart (Cher, Marc Anthony); il trombettista e flicorno Trevor Neumann (The Eagles, Jeff Lorber); l'organista Ricky Peterson (David Sanborn, Prince); i bassisti Mel Brown (Stevie Wonder, The Temptations) e Mark Egan (Pat Metheny Group, Sting); i batteristi Brian Dunne (Hall and Oates, Ariana Grande) e Todd Sucherman (Styx, Brian Wilson). Anche se c'erano sicuramente delle sfide nel raggruppare questo elenco stellare di musicisti a distanza dalle postazioni di registrazione domestiche o dagli ambienti di studio socialmente distanziati, in un certo senso la quarantena si è rivelata un equalizzatore. La situazione insolita in cui ci siamo trovati a vivere ha anche cambiato il modo in cui Cole e Mann hanno composto la musica per "Smoke and Mirrors". In passato, i due collaboratori tradizionalmente si incontravano in una stanza e scrivevano insieme, scambiandosi idee sul momento. Questa volta si è verificato un andirivieni creativo a lunga distanza, con i due che inviavano file audio tra New York e lo studio di casa di Cole a Minneapolis. Ne è risultato un proficuo scambio di idee con il giusto tempo di riflessione. Le risposte che Cole e Mann hanno trovato durante la scrittura di "Smoke and Mirrors" producono un ampio spettro di emozioni, dalla tranquilla contemplazione alla celebrazione funky. La turbolenza sociale in cui è stato realizzato l'album ne ha pervaso la musica. Su una nota ancora più personale, "Smoke and Mirrors" segna la prima uscita di Cole dopo la prematura scomparsa del suo abituale batterista, il grande Khari Parker. In "Smoke and Mirrors", Cole si rivela sia nelle riflessioni intime e personali che nel brivido estroverso del suo spirito amante del groove. Niente fumo, niente specchi: solo musica sincera e stimolante per l'anima.