Un tempo veniva chiamata zitella, più tardi si consolò vedendo che, nel vasto mondo, come lei ce n'erano tante, e allora non le dispiacque esser chiamata single. Oggi, stanca di termini umilianti e di eufemismi forestieri, chiede di esser chiamata con il suo vero nome: sola. Scritto da una sola per tutte le sole (ma diretto "per conoscenza" anche al popolo dei loro "fidanzati"), questo libro è il primo manifesto del PD (Postfemminismo Dissociato): un concentrato di contraddizioni, casini e umorismo. Pagine spettinate e allegre da cui la sola balza fuori con simpatia, fragile e tosta insieme, con alcuni preziosi consigli per le Bridget Jones nostrane: un nuovo canone amoroso e, ancor più utile, una filosofia spicciola della solitudine.)