E' un libro ben scritto, che si fa leggere con piacere ed è rilassante. Niente di innovativo, nè nella trama, nè nei personaggi, ma da la sensazione di ritagliarsi un momento per sè, in cui la lingua è usata in modo garbato, si immaginano scene eleganti, con atmosfere soffuse e raffinate.
La governante
C’è un momento in cui una vita apparentemente impeccabile inizia a scomporsi, rivelando ciò che per anni è rimasto nascosto.La governante, romanzo d’esordio di Csaba dalla Zorza, racconta questa frattura con eleganza e misura: una storia di silenzi, di ruoli imposti e di libertà a lungo rimandate.
Vista da fuori, la sua vita non mostra nessuna sbavatura, solo la precisione tipica di ciò che viene deciso a tavolino. Una donna che ha avuto tutto: una posizione professionale invidiabile, un marito, due figli, una bella casa. Ha avuto tutto ciò che per molti dovrebbe dare la felicità. Per il suo sessantesimo compleanno, decide di farsi un regalo: seguire un desiderio nascosto, lasciare ciò che ha per andare altrove. Un pezzo alla volta, la donna apre a chi legge il suo cuore, come l’armadio in cui custodisce la sua collezione di porcellane. Riprendono così aria pezzi di un’esistenza di cui nessuno ha mai avuto conoscenza. Una confessione in bilico tra il desiderio di essere e la necessità di apparire. Una donna che ha coperto con la forza di volontà le sue fragilità, che ha dovuto lottare contro la cosa più grande che la vita potesse metterle davanti: se stessa. La famiglia, il giudizio degli altri, la paura di essere inadeguata sono stati punti fermi ai quali aggrapparsi, ma anche da cui scivolare. Sino al giorno in cui capisce che accettare di essere come sei, anche quando non corrisponde all'idea che gli altri hanno di te, alle aspettative che nutrono, è l’unico modo per iniziare a vivere davvero.
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Anno edizione:2025
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Roberta 26 ottobre 2025Un bel libro rilassante
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Lapoliti 08 ottobre 2025Operazione di marketing e nulla più, peccato
L'autrice non trasmette praticamente nulla se non il culto di sè stessa. Il romanzo non c'è, il lettore si trova di fronte alla mera rappresentazione autocelebrativa della vita di chi scrive, infarcita di qualche richiamo al femminismo e di molte rivendicazioni di tipo familiare. Estremamente inverosimile il finale. Non mi piace lasciare i libri a metà, l'ho finito per vedere dove andasse a parare...da nessuna parte. La sensazione che lascia è di una operazione di marketing sicuramente ben congegnata, ma la letteratura è un'altra cosa
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Chiara 07 ottobre 2025Noioso
Personalmente l’ho trovato noioso, ho fatto fatica a finirlo e ci sono troppi eventi buttati lì, a caso!
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