Recensioni La solitudine dell'assassino

Un romanzo di forti emozioni e stile magistrale sulle sfide imposte dalla libertà, sui dispetti del caso, sull'amicizia.
Molti anni fa il bibliotecario Carlo Malaguti ha ucciso. Da allora, la pena più dura non è quella che sta scontando nel carcere di Trieste, ma l'ostinato silenzio in cui ha seppellito la propria verità sul delitto, rinunciando persino a difendersi in tribunale. Adesso però Malaguti ha più di ottant'anni e un giudice ha stabilito che deve tornare libero. Luca Rainer, stimato traduttore, ha molte domande su questa vicenda: quando accetta di scrivere la biografia di Malaguti dovrà mostrarsi degno dei segreti che l'assassino custodisce, battersi con l'immensità della sua solitudine, e provare il sapore acre della paura.)
Molti anni fa il bibliotecario Carlo Malaguti ha ucciso. Da allora, la pena più dura non è quella che sta scontando nel carcere di Trieste, ma l'ostinato silenzio in cui ha seppellito la propria verità sul delitto, rinunciando persino a difendersi in tribunale. Adesso però Malaguti ha più di ottant'anni e un giudice ha stabilito che deve tornare libero. Luca Rainer, stimato traduttore, ha molte domande su questa vicenda: quando accetta di scrivere la biografia di Malaguti dovrà mostrarsi degno dei segreti che l'assassino custodisce, battersi con l'immensità della sua solitudine, e provare il sapore acre della paura.)
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