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« … I poeti non guidano la macchina. I poeti non vanno al supermercato. I poeti non vanno a buttare la spazzatura. I poeti non partecipano al consiglio d’istituto della scuola dei figli. I poeti non vanno a picchettare l’Istituto Case Popolari o quello che è. I poeti non… i poeti nemmeno parlano al telefono. I poeti in generale con le persone non ci parlano proprio. I poeti passano molto tempo ad ascoltare … E muoiono al verde. Oppure affogano nei laghi. I poeti di solito muoiono senza happy end … » (Bob Dylan) Tu sei un poeta? o magari un aspirante o un consumato paroliere… o tutti e due, e vai alla ricerca di una soluzione alla sindrome del foglio bianco, inquietudine che ti ha appena colpito. Si apprende molto, dai pensieri di ogni artista. E ancora di più se questi sono grandi artisti. E molto di più, se ancora più grandi. Fatto sta che nelle loro parole ogni creativo si ritrova. E si confronta, si conforta. Così come nelle loro sentenze, in cui ogni umano si rifugia, condiscendente. Tanto ho percepito sfogliando le pagine di questa bella e preziosa “antologia” dell’autore di canzoni, dal titolo Songwriters. Un libro dai toni aggraziati e delineati in un formato tascabile (si “accoscia” perfettamente tra le mani), morbido da sorreggere e da sfogliare. Ma saldo nelle parole, soprattutto. E che parole! quelle sgorgate dalla bocca di artisti del calibro di Lou Reed, Neil Young, Paul Simon. E ancora Joan Baez, Jackson Browne, Merle Haggard. E tanti altri. Parole destinate ad accudire i segreti intimi del mestiere del songwriter, ma che qui, grazie all’opera tenace di Paul Zollo, sono svelati e mostrati come un ricco puzzle (i cui pezzi sono il collante della celebrità degli autori). E come tale, noi lo osserviamo per trarne preziosi suggerimenti. E per sognare, con le sue parole: Interviste sull’arte di scrivere canzoni. E di vera arte, si tratta. « … Abbiamo dei grossi problemi perché nelle nostre canzoni scriviamo quello che accade in questi tempi… Per cui a volte è difficile pure cantarle … » Ma se per David Crosby è difficile pure cantarle, per te, con quello che accade in questi tempi, non sarà addirittura difficile solo pensarle? d. devivo
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