E’ incredibile come Federica Bosco descriva delle storie così assurde ma in realtà così vere, ma con un finale molto poco realistico (lieto fine). Non la giudico per questo, anzi, se non esistesse neanche il lieto fine nei libro probabilmente nessuno li comprerebbe mai. Però questo libro rispetto ad altri, considerando anche che si tratta di 4 anni fa, parla di un tema che oggi non siamo soliti vedere di buon occhio, andare dallo psicologo. Sì, perché la protagonista sa di dover risolvere qualche problema, sa, inconsapevolmente, di avere qualche ferita mai rimarginata. Il tocco sempre perfetto della Bosco è l’immancabile ironia che ti fa strappare sempre un sorriso e non ti fa mai stancare di leggere i suoi libri. Forse potremmo imparare tutte noi SOTTONE dalla storia di Chiara.
Chiara ha 35 anni e una disastrosa situazione sentimentale. Vive a Milano con sua sorella Sara, sempre in lotta con il mondo. Ha una madre che le tiene in ostaggio con i suoi attacchi di panico e un pittoresco padre che vive a Cuba, che le ha mollate da piccole dopo averle sfrattate. Con questi presupposti non c'è da stupirsi che l'autostima di Chiara sia sotto terra: non crede neanche più di meritare un amore vero. Per questo accetta di iniziare una relazione clandestina col suo capo, che come da copione giura e spergiura di lasciare la moglie... Chiara è ironica, positiva, cerca sempre di perdonare le prepotenze altrui, ma non sa affermare il suo sacrosanto diritto all'amore e finisce puntualmente per fare da zerbino a uomini egoisti e superficiali. Destinatario dei suoi sfoghi è il dottor Folli, il suo analista, a cui ogni settimana racconta un capitolo della sua disastrata vita amorosa, dalle elementari in poi. Il dottore l'aiuterà con ironia a recuperare l'autostima, riaprendo ferite mai rimarginate e affrontando nuove battaglie.
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Anno edizione:2012
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Chicca25 02 gennaio 2024Molto carino, Federica Bosco sempre nel mio cuore
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Chicca25 02 gennaio 2024Molto carino, Federica Bosco sempre nel cuore
E’ incredibile come Federica Bosco descriva delle storie così assurde ma in realtà così vere, ma con un finale molto poco realistico (lieto fine). Non la giudico per questo, anzi, se non esistesse neanche il lieto fine nei libro probabilmente nessuno li comprerebbe mai. Però questo libro rispetto ad altri, considerando anche che si tratta di 4 anni fa, parla di un tema che oggi non siamo soliti vedere di buon occhio, andare dallo psicologo. Sì, perché la protagonista sa di dover risolvere qualche problema, sa, inconsapevolmente, di avere qualche ferita mai rimarginata. Il tocco sempre perfetto della Bosco è l’immancabile ironia che ti fa strappare sempre un sorriso e non ti fa mai stancare di leggere i suoi libri. Forse potremmo imparare tutte noi SOTTONE dalla storia di Chiara.
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Alessandra Lentini 19 maggio 2016
Il libro è carino ma Chiara, la protagonista, così come le sue vicende mi ricordano troppo Bridget Jones! Sembra una copia di lei all'italiana, cosa che non ho apprezzato particolarmente. Nonostante questo il libro è carino, simpatico e leggero. Un po' banale forse ma piacevole. Avrei preferito meno similitudini con il personaggio creato da Helen Fielding. Comunque simpatico.
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