Sotto una pelle di sale

A Marsiglia, città di luce e contrasti, un uomo cresciuto tra due mondi ha imparato a farsi spazio senza fare rumore. Figlio di genitori senegalesi emigrati in Francia molti anni prima, è profondamente francese nei gesti, nella lingua, nei sogni. Eppure porta addosso una pelle che racconta una storia che non tutti vogliono ascoltare. Lei viene da una famiglia borghese, solida, radicata in una Francia che ama definirsi aperta, ma che spesso teme ciò che non sa riconoscere. È colta, sensibile, apparentemente libera. Tra loro l'incontro è immediato, intenso, inevitabile. Un amore che cresce nei silenzi, negli sguardi trattenuti, in una passione che non chiede permesso. Ma quando il sentimento diventa reale, il mondo intorno comincia a farsi più stretto. Lei ama, ma ha paura. Paura dello sguardo degli altri, del giudizio familiare, delle domande che non sa come affrontare. Inizia così un lento e doloroso tira e molla, fatto di avvicinamenti e distanze, promesse non mantenute e ritorni carichi di desiderio. Lui resta. Attende. Resiste. Cercando di non perdere sé stesso mentre ama qualcuno che non riesce a scegliere fino in fondo. Tra il mare di Marsiglia e le ferite invisibili dell'identità, questa è una storia di amore e di attesa, di pelle e di appartenenza, di ciò che resta quando amare significa esporsi, e scegliere può far paura. Un romanzo intenso e contemporaneo, che parla di sentimenti profondi, di pregiudizi silenziosi e del coraggio necessario per amare davvero.