Ho amato questo libro e lo stile dell’autore. Le sue descrizioni minuziose ti teletrasportavano direttamente a Beirut. Non solo riuscivo a immaginarmi la città, le case, le strade, ma anche gli odori e soprattutto il sapore dei piatti tipici della cucina libanese. L’unica pecca è che a volte la narrazione si incagliava in lunghe digressioni. Ma nel complesso davvero un’ottima storia da leggere.
Specchi rotti
Beirut, gennaio 1990, notte fonda. È il giorno del suo quarantesimo compleanno e Karim Shammas sta aspettando il taxi che lo porterà all'aeroporto a prendere il volo per tornare a Montpellier, dove vivono sua moglie e i suoi figli. Per la seconda volta, a distanza di più di un decennio, si lascerà alle spalle il Libano, Beirut, una società che in quindici anni di guerra civile ha perso tutti i suoi valori di riferimento. Karim Shammas celebra il suo compleanno da solo, in una città al buio, percorsa dalle raffiche di kalashnikov e dai colpi di mortaio a cui, di lì a pochi mesi, si imporrà di partorire la pace. Verrà a raggiungerlo, nella notte, almeno una delle donne che lo hanno accompagnato nei mesi beirutini? Verrà la giovane Ghazaleh, dalla sessualità dirompente? Verrà Muna, la borghese che non vuol sentire parole d'amore banali? Verrà Hind, la fidanzata di gioventù ora moglie di suo fratello? Quel che è certo è che verranno i ricordi. Verranno gli anni dorati dell'infanzia, verrà la sicurezza di un rapporto osmotico con il fratello quasi gemello, verrà l'afflato sessantottino della giovinezza, verrà il cameratismo della militanza. E verranno la paura, la fuga, il ritorno in un paese che non è più il suo paese, verrà la disillusione di chi, non solo in Libano, ha creduto nella giustizia sociale. Tornerà davvero a Montpellier, Karim Shammas?
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Autore:
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Traduttore:
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:2020
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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tommakochan 11 maggio 2022Un bellissimo libro
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GIACOMO LONGHI 23 aprile 2014
"Quel giorno aveva detto che l'amore rende le storie senza fine perché Le mille e una notte non sono un numero preciso di notti ma l'elevazione all'infinito di un'unica notte. E che, perciò, le storie continuano all'infinito, e l'amore con loro" Che libro emozionante e stupendo! Non capisco perché siete ancora lì e non correte a leggerlo, pazzi
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