Lo storico Renzo De Felice ha visto l'azione del fascismo in due fasi: il fascismo movimento e il fascismo regime: il primo caratterizzato dal «rinnovamento», mentre il secondo dalla dittatura personale di Mussolini, con una politica sempre più tradizionalista e totalitaria; ma per far ciò, bisognava ottenere il consenso delle masse. Con la costituzione del Ministero della Cultura popolare (Minculpop) si realizzò il processo di fascistizzazione e di consenso degli italiani e il regime cercò di garantirsi il pieno controllo delle notizie, attraverso l'utilizzo dei nuovi mezzi di comunicazione di massa, e grazie all'organizzazione della vita sociale, che funse da specchio o da lente del regime, il fascismo volle così specchiarsi e vedersi. Gli strumenti per omologare gli italiani al regime furono: la scuola e le organizzazioni giovanili; i giornali, la radio, il cinema, la pubblicità, gli slogan murali le organizzazioni sportive. Essi non furono organismi direttamente politici, ma la loro azione ebbe un carattere dichiaratamente politica: questi diedero un forte contributo per costruire nella società quel consenso necessario, che per molti aspetti si configurò come una sorta di pacificazione passiva delle masse con lo stato fascista.
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Anno edizione:2025
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In commercio dal:18 giugno 2025
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