Stella randagia

Bel libro. Ti trasporta in una dimensione storica diversa, facendoti sentire perfettamente lì! Bei personaggi e riflessioni profonde

Nel 1909 Esterina, vedova e senza figli, lascia il paese in Friuli e si trasferisce a Napoli presso la nobile famiglia Ribas, che vive nello storico Palazzo Spinelli, per fare da bambinaia a Malvina, una piccola creatura deforme, relegata nella sua stanza, senza il permesso di uscirne. Nonostante la solitudine e il disamore dei genitori, Malvina possiede una mente acuta e brillante e racconta a Esterina di avere un'amica immaginaria, Bianca, che ha il dono di prevedere gli eventi lieti e le sventure future. Esterina si trova a fare i conti con una realtà fatta di misteri, segreti di famiglia, superstizioni e sedute spiritiche. La complicità crescente con la bambina e l'affetto sincero la spingono ad affrontare un trauma indicibile del passato e a nascere a una nuova vita di libertà e autodeterminazione anche grazie all'imminente passaggio della Cometa di Halley. Un romanzo avvolgente, che stimola i sensi del lettore: luci e ombre si susseguono negli ambienti del palazzo, i profumi provenienti dalla cucina contrastano con gli odori pungenti che risalgono dai vicoli, il silenzio e i sussurri della camera di Malvina si oppongono al vociare e ai rumori dei mestieri che si svolgono lungo la Via dei Tribunali. Il mare costituisce un richiamo fortissimo ad uscire fuori dalle mura del palazzo e diventa uno stimolo a compiere scelte diverse. I personaggi sono accuratamente caratterizzati e sono accomunati dai desideri inconfessabili, dalla fame di riscatto dalle aspettative familiari e sociali e dalle colpe che pesano sull'anima. Un romanzo che ho amato per l'intensità narrativa, la lingua poetica, la particolare disposizione del testo sulla pagina, l'uso efficace delle forme dialettali e per l'attrazione esercitata dalle due protagoniste Esterina e Malvina, che trovano l'una nell'altra la forza per prendersi il posto che spetta loro nel mondo. L'appendice sulla storia di Bianca è un piccolo gioiello, che completa l'intreccio del filo narrativo principale.

Una scrittura raffinata, che passa da un italiano dotto al napoletano senza scivolature; un canto nostalgico; un cielo pesante; una poesia. Complimenti!