Ci sono storie che lasciano un segno, che scavano nel cuore e vi restano a lungo. Still I Find You di Corinna Lovegood è una di queste. Un romanzo struggente e intenso che parla di perdita, ricerca e del bisogno profondo di appartenere a qualcuno, a qualcosa. È un viaggio emozionale che cattura e avvolge, lasciando il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima pagina. Alla soglia dei diciotto anni, Willa si trova a dover affrontare il mondo esterno con nient'altro che un indirizzo e la speranza di scoprire qualcosa sul proprio passato. La sua ricerca la conduce a una maestosa dimora, dove il destino le riserva un incontro inaspettato: Rowan Main, un ragazzo che aveva reso la sua vita all'orfanotrofio particolarmente difficile. Nonostante le tensioni passate, la loro ritrovata vicinanza riaccende sentimenti sopiti e li spinge a confrontarsi con le proprie paure e desideri. Insieme, Willa e Rowan intraprendono un viaggio emotivo alla scoperta di sé stessi e delle proprie radici, dimostrando che alcuni legami sono destinati a rinascere, indipendentemente dagli ostacoli. Con una scrittura delicata e incisiva, l'autrice esplora i temi dell'identità e della resilienza, mettendo in luce le sfumature più intime dei sentimenti umani. Non si limita a raccontare una storia d’amore o di crescita personale, ma intreccia magistralmente emozioni complesse, facendo emergere la vulnerabilità e la forza dei suoi personaggi. Ogni pagina è intrisa di nostalgia e speranza, i dialoghi sono intensi e autentici, capaci di trasmettere il peso di ogni parola, di ogni sguardo. I personaggi secondari non sono semplici comparse, ma tasselli essenziali di una storia più grande. Ho amato tanto Ilda, mentre ho pianto per Maisie.
