Dawn Riddle ha un solo sogno: diventare panteologa. Gregory “Ego” Madden ha un solo obiettivo: diventare un wide receiver di successo. Dawn è insicura, timida e introversa. Ego è sicuro, disinvolto e sfrontato. «Ego era riuscito a superare le mie barriere emotive, a raggiungermi nel buco dentro il quale mi ero rintanata e a liberarmi.» Avete presente quando una storia vi entra dentro? Quei casi in cui la storia la senti veramente tanto vicina seppur non ti appartiene? Ecco questo è il caso di “la storia che volevamo”. Devo ammettere che alcune parole non mi sono andate giù, ne tantomeno ho capito alcune azioni ma, nonostante ciò, questo libro l’ho amato. Questo perché l’autrice, insieme a Dawn, fanno capire quanto speciali siano le “imperfezioni” che abbiamo. Tra i due protagonisti Dawn è quella che mi ha lasciato più emozioni: la sua forza, la volontà che dimostra sempre e la rivincita che si vuole prendere mi hanno fatto tanto riflettere. Dawn è speciale e non si riesce a non amarla. Ego, invece, un secondo prima lo detestavo e poi lo adoravo. Era un circolo continuo. Io lo sentivo che i suoi gesti non erano casuali così come le sue parole, ma i suoi pensieri mi facevano talmente tanto arrabbiare che era impossibile mantenere la calma. E poi come non innamorarsi della scrittura di Marion Seals? Ogni parola ti regala un tassello per andare a costruire i caratteri e il passato dei due protagonisti. E i pensieri poetici di Dawn… chi se li dimentica più. Ogni volta che Dawn diceva o pensava qualcosa, l’autrice sapeva descriverla in un modo unico e un po’ fiabesco. Forse è vero: la trama non è super originale, ma Dawn e Ego hanno saputo regalarmi tante emozioni, tante arrabbiature e alcuni sorrisi. 4.5 ⭐️
