Stracci di lusso
La silloge di Sabatino Corvino, che qui presentiamo, è un’ulteriore dimostrazione, se mai ce ne fosse bisogno, del profondo modo di essere della poesia. Non appena la si prende in mano e si inizia a sfogliarla, la sua atmosfera ci porta fuori dall’attualità, fuori da tutto, a volte anche fuori da noi stessi, ci porta a contatto, oltre che con il mondo dell’autore, con una parte di noi che non conosciamo interamente, che è nostra e non è nostra, che scaturisce da una zona oscura e segreta anche per noi. Richiede capacità di concentrarci sui sentimenti che quei versi riescono a evocare, nonché sensibilità ed attenzione per cogliere il messaggio che vi è nascosto, talvolta in grado di aiutarci nel tentativo di svelare il senso profondo del nostro viaggiare nella vita.Questo potere della poesia di mettere in scena tutta la fragilità della condizione umana e di produrre narrazioni che donano senso al mondo comune, è ben presente a Corvino, che nel suo percorso sviluppa un discorso continuo con l’ipotetico lettore e soprattutto con sé stesso: bisogna sottolineare che Sabatino è il lettore di sé stesso, scrive rielaborando i suoi pensieri e poi rielabora di nuovo la sua rielaborazione.
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Autore:
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Editore:
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Anno edizione:2025
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In commercio dal:15 maggio 2025
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