Stray Age
Molto probabilmente è la prima volta che sentite nominare Daniel Martin Moore, da Cold Spring,nel Kuntucky. È la stessa cosa capitata ai tipi di Sub Pop, prima che il demo di Daniel venisserecapitato negli uffici dell’etichetta di Seattle nel Gennaio del 2007. Il sentore che si percepisce sindal primo ascolto di “Stray Age” è quello di una deliziosa ed affascinante semplicità. E’ un discoFolk, di quelli che evocano certe sensazioni e riflessioni. Tutti i dischi, in teoria, dovrebbero averequesta capacità di emozionare. Ma il segreto di “Stray Age” è proprio quello di non avere segreti.E’ tutto così limpido e cristallino. Il lavoro è in grado di trasportarci in quei luoghi dove, chi ha avutola fortuna di ascoltare Nick Drake, Chet Baker e Neil Halstead, giura di essere già stato. La cosache rende unico Daniel Moore, tuttavia, è il suo spirito, la sua voglia di guardare avanti e lacuriosità che lo porta verso luoghi inesplorati. Quei luoghi dove potreste trovarvi anche voi, con lamusica di Daniel Martin Moore. (A cura di Audioglobe)
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Artisti:
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Supporto:CD Audio
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Numero supporti:1
Disco 1
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