Dall’ alba della nostra esistenza, l’anima, il cuore e l’intelletto sono in partenza come una lavagna bianca, priva di qualsiasi inciso, nessuna conoscenza innata. All’istante però, dal primo vagito se non addirittura prima, su questa tavola si inizia a incidere tutto quanto captiamo, coscientemente o meno, con tutti i sensi. Siamo come uno specchio di quanto viviamo, o meglio ancora come una spugna assorbente, e specie negli anni di crescita e formazione, i primi e i più delicati perché quelli maggiormente percettivi di tutto, costituiamo un vero e proprio substrato organico. Sul quale tutto, famiglia, scuola, educazione, ambiente ed esperienze, innestano i loro semi. Va da sé che, in linea generale, se un chicco è buono, sano e ben curato, darà ottimo frutto; in caso contrario, cresceranno germogli venefici, prenderà piede gramigna infestante e perniciosa, con tutte le conseguenze del caso. La salvezza e il riparo giungono quando in qualche modo si prende coscienza di sé e di quanto vissuto nostro malgrado, elaborandolo con accortezza e, se letame, riusarlo come concime anziché farsi sopraffare dai miasmi. Si fa tesoro dell’esperienza, la si ribalta come uno stimolo a far meglio, è l’unica opzione logica. Si rischia altrimenti di reiterare in qualche modo l’alchimia velenosa, quasi che il simile annullasse il simile e restituisse lo status quo, ma non succede mai, voler riparare il male con il male, non lo annulla, lo moltiplica, lo diffonde come un virus, si compie un vero e proprio suicidio, di cui è possibile anche risalire alla causa e all’autore, alle origini, ma ciò non incide sulla guarigione. Conoscere il germe non lo sana, serve la medicina giusta. Una panacea universale per le ferite di questo genere, se non per tutte, esiste, e si chiama Amore. Disponibile per tutti, e però, disgraziatamente, a tutti non pervenuta. E la giustizia, oseremmo dire, è solo uno degli altri nomi con il quale si denomina Amore.
Suicidio in cerca d'autore
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Una psicologa viene uccisa nel suo studio. Dopo alcuni giorni anche un vecchio giudice in pensione viene ucciso a casa sua. Seguono altri crimini. Tutti paiono provenire dalla mano dello stesso assassino, uno strangolatore seriale che agisce rapido e senza spargere sangue. Il sostituto procuratore Giovanni Gardini conduce le indagini e, andando a ritroso nel tempo, scoprirà una verità tragica che accomuna tutti i protagonisti della storia e risale a una vicenda di malagiustizia di tanti anni prima. Attraverso una trama segnata dal dramma, "Suicidio in cerca d'autore" vuole mettere in luce la deriva in cui può cadere ogni individuo quando l'ingiustizia lo ferisce nel profondo e subisce un male che non gli appartiene. Un percorso in cui, sotto varie forme, si può riflettere la realtà dell'uomo contemporaneo, oggi sempre più portatore di un'infanzia segnata dalla violenza, dalla solitudine e da un'agiatezza che non ha alcuna valenza riparatrice.
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Anno edizione:2012
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In commercio dal:1 novembre 2012
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BRUNO IZZO 05 giugno 2025ALLE ORIGINI
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