Supersaurio

Cinque stelle non al pari delle stelle dei grandi capolavori, lo ammetto, ma il libro tratta con leggerezza temi che oggi creano reale profondo e diffuso malessere. Per tanti millenial (e per i più giovani immagino, ma io in quanto millenial parlo 'per noi') essere 'con le pezze al culo' è una realtà più che tangibile e questo libro mi ha fatto sentire meno sola. Onestamente credo sia da leggere

Del genere “odio il mio lavoro” ne esistono altri, di libri, meglio riusciti. Con quel carnevale di personaggi, in 300 pagine, si poteva fare di piú a mio avviso. Troppe elucubrazioni e poca storia. Carino, ma niente di piú.

Romanzo sicuramente interessante, in cui la giovane scrittrice tratta temi assolutamente attuali che spaziano dalla difficoltà dei ragazzi a inserirsi in un mondo del lavoro troppo competitivo e ancora troppo dominato da noi “boomers”, ai conflitti socio-culturali in cui si dibattono i giovani immigrati di seconda generazione (combattuti fra la cultura di provenienza e quella del paese in cui vivono), passando per le delusioni d’amore, per arrivare infine al valore assoluto dell’amicizia e dei legami familiari più stretti. Forse, però, l’autrice ha messo troppa carne al fuoco: i temi trattati, seppur affrontati con lievità e ironia, mi sono sembrati eccessivi, così, messi tutti insieme in poco più di 300 pagine. Secondo me tutto ciò ha reso il libro a tratti superficiale e frettoloso, soprattutto nella parte finale. Molto toccanti le parti in cui Meryem ci parla della sua amatissima famiglia. Tutto sommato lo ritengo un libro da consigliare.