Tela di ragno
"“Tela di ragno”, tela di parole tessute in ordito poetico, a trasfigurare il quotidiano delle piccole cose in materia del dirsi “poesia”. Come l’entomologo sfiora l’argenteo pulviscolo delle ali delle farfalle e fa delle stesse vita ora in contemplazione estetica, così il poeta sfiora le parole, riannodandole al senso, inventando poesia essenziale, scevra da esanimi orpelli, parole da custodire dentro di sé, bacheca d’umano, per essere in alterno rivisitate e contemplate alla bisogna. Al registro della poetica del quotidiano in piccole cose Isidoro Aiello annoda e riannoda di continuo un personalissimo sentire “naturale”: alla natura del sembiante umano fa da contraltare un’umanità reimmersa in una natura estranea al sentire dei più, trasfigurata dagli occhi incantati del poeta, ma ormai natura del tutto liminale. “No, non è gonfia la mia rete” (Pesca), sembra essere perfetta epigrafe di tempi del tutto impoetici, ma è gonfia, eccome, la rete-tela di Isidoro Aiello, che con e finezza e delicatezza non comuni riesce ancora una volta a separare la “pula” indecente di parole fin troppo abusate dal “grano” poetico delle stesse, riannodate così al senso di un originario poetare."
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Anno edizione:2024
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