Il testamento di Magdalen Blair

Tre stelle tirate… leggendo la sinossi mi ero immaginata tutt’altra trama. Un racconto che tratta il tema della vita dopo la morte. Nonostante sia molto breve e l’abbia letto in una giornata, non l’ho trovato molto scorrevole. Sull’edizione, però, non si può dire niente, stupenda e curata nei minimi dettagli.

Trama poco avvincente e ripetitiva, sorretta da uno stile ricercato (indubbiamente frutto di una solida cultura dell’autore) ma prolisso, che conferisce alla storia un piglio letterario. Le 90 pagine, tuttavia, si riducono ad un unico concetto, “l’opprimente verità”, che dovrebbe suonare funesta e apocalittica: “nella morte l’uomo vive ancora, e vive per sempre”. E’ la prima volta che mi approccio ad un’opera di Crowley e, sinceramente, le aspettative erano più alte. Nel complesso, senza infamia e senza lode.

Rapito dalla veste grafica confezionata dalla ABEditore, ma essendo all’oscuro di chi fosse l’autore, vado ad informarmi e scopro che è uno dei più famosi occultisti, scacciato e rinnegato in ogni dove avesse posato piede. Allora perché pubblicare un qualcosa di suo? Evidentemente il racconto doveva avere un suo valore letterario. Vado a leggerlo e… cavoli ragazzi: inquietante! È un caleidoscopio di tinte nerissime, uno sprofondare lento e inesorabile. Anche solo per come lo hanno confezionato, questo testo è un oggetto da collezione! Chi ama il gotico lo adorerà