Breen Siobhan Kelly, un tempo semplice ragazza del mondo umano, ha ormai abbracciato la sua vera identità a Talamh. Dopo la devastante battaglia che ha scosso il regno, la protagonista è costretta a ritrovare se stessa, a guarire ferite profonde e a scoprire i nuovi limiti — e le nuove potenzialità — del suo potere. Ed è in questo spazio sospeso tra dolore e rinascita che il romanzo prende forma, con un ritmo che alterna momenti di quiete e introspezione a improvvise esplosioni di tensione e avventura. Roberts non si limita a raccontare una guerra di magie: ci invita a partecipare a feste, a vivere il calore del primo Natale di Breen a Talamh, ad assistere a matrimoni e nascite che infondono speranza in un mondo ferito. Questi dettagli, intimi e quotidiani, rendono l’ambientazione ancora più viva e ci ricordano cosa valga davvero la pena proteggere. Ma l’oscurità non tarda a tornare. Le streghe del nemico invadono i sogni di Breen, mostrandole sacrifici, crudeltà e un desiderio di vendetta che sembra inarrestabile. È qui che emerge con forza il cuore del romanzo: il coraggio di scegliere, di non fuggire, di affrontare il male con la spada, con la magia e con una volontà che non conosce resa. Al fianco di Breen c’è Keegan, guerriero e guida, ma anche uomo capace di amarla nel modo più vero e sincero. La loro relazione, costruita nel tempo tra addestramenti e battaglie, trova qui la sua maturità: un amore che non annulla, ma potenzia, che non intrappola, ma libera. The Choice. La scelta è un finale che sa emozionare e travolgere, che alterna poesia e azione, dolcezza e ferocia. Nora Roberts riesce ancora una volta a catturare l’essenza delle grandi saghe fantasy: la lotta per la libertà, la forza dell’unione, la certezza che la speranza è l’arma più potente di tutte. Un romanzo che non parla solo di magie e battaglie, ma della più grande delle scelte: quella di non arrendersi mai, anche quando il buio sembra avere la meglio.
