Mi piace il genere. Molto interessanti anche gli inserti e le particolarità storiche.
E ti chiameranno strega
Libro vincitore del Premio ITAS del Libro di Montagna 2025 - sezione Vita e storie di montagna
A guardarlo da lontano, il castello di Fiè allo Sciliar sembra un luogo da fiaba. Nessuno penserebbe che tra quelle mura imponenti sia stato perpetrato un crimine orrendo, si sia svolto uno dei processi più drammatici del Cinquecento e trenta donne innocenti abbiano perso la vita sul rogo.
E invece le streghe dello Sciliar sono state incarcerate nelle minuscole celle dei sotterranei del castello, sono state chiamate amanti del demonio, torturate, sono state loro estorte confessioni false, volte solo a far terminare il supplizio. E non sono state piante da nessuno, perché provare compassione per quelle donne dannate avrebbe significato autoaccusarsi. Barbara Vellerin è una di loro. Cresciuta dalla madre ai margini del villaggio per stare a contatto con la natura, i suoi primi anni di vita sono stati un incanto, tra lo studio delle piante e la cura dei bisognosi. Poi tutto è cambiato, il sospetto si è fatto strada negli occhi di coloro che prima richiedevano i suoi medicamenti e le idee di un manipolo di religiosi, per i quali ogni donna è una potenziale strega, si sono diffuse nella valle come una peste. Cinquecento anni dopo, Arianna Miele vince un concorso come curatrice di una mostra sulle streghe dello Sciliar. È la sua occasione per iniziare finalmente la carriera da antropologa che desidera, per rendersi indipendente da una famiglia che da sempre cerca di soffocarla e per dimostrare, soprattutto a sé stessa, il proprio valore. Non può sapere che, riportando alla luce le vite di un gruppo di donne che per lei all’inizio non sono altro che una lista di nomi, scoprirà una verità scomoda sull’eroe di quelle parti, il capitano del Tirolo Franziskus von Stauber, e riuscirà a dar voce, lei che una voce non l’ha avuta mai, a una donna innocente, messa a tacere dall’ipocrisia e dalla crudeltà.
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Autore:
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Anno edizione:2024
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Fedi 16 giugno 2025Storia ben curata
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Fra Max 15 aprile 2025Interessante...
Il libro mette in mostra una storia abbastanza interessante. Attraverso l'alternarsi della penna di Arian(n)a Miele e quella di Barbara Vellerin, il lettore/la lettrice si inserisce facilmente in un parallelismo antico di 500 anni e al contempo attualissimo. Sconcertante la figura di Magnus Moser; divertente quella di Martin, triste quella di Vera. Il flusso di coscienza di Arianna accompagna il lettore/lettrice a prendere una posizione e a "sentire" i sentimenti dell'antropologa nonché la responsabilità stessa delle conseguenze. Il romanzo ha il merito di mettere in risalto la storia delle presunte streghe senza polemica, ma con documenti storici attendibili. Consiglio la lettura.
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Alienne5 14 aprile 2025Bella scoperta
Letto tutto d'un fiato: la narrazione è molto piacevole e avvincente e si alterna tra la voce delle protagonista e quella della strega. Una bella analisi delle credenze e crudeltà del tempo che ridà voce a quelle donne additate e uccise come streghe. Molto molto bello
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