La protagonista, Kaye, ha sedici anni e una vita tutt’altro che stabile. Figlia di una cantante rock, è abituata a vivere di palco in palco, di città in città, tra sogni infranti e speranze che si consumano in fretta. È indipendente, ribelle e più matura della sua età, ma sotto la corazza di forza si nasconde una solitudine che la accompagna ovunque. Quando un evento violento la costringe a interrompere quella vita nomade e a tornare nella casa d’infanzia, Kaye non immagina che sarà proprio lì, dove tutto sembra fermo e familiare, che il suo mondo cambierà per sempre. Nel cuore del bosco, in una notte che profuma di pioggia e mistero, Kaye salva un cavaliere fata ferito. Un gesto di compassione che diventa la chiave di un destino inarrestabile. Perché Kaye non è come gli altri: vede le fate, percepisce ciò che è invisibile agli occhi dei mortali. E quando la verità sulla sua natura comincia a emergere, scoprirà di appartenere a un mondo in cui la bellezza si mescola al pericolo, dove nulla è come sembra e ogni promessa ha un prezzo. Da quel momento, la ragazza viene trascinata in una guerra antica tra due regni rivali, la Corte Seelie e la Corte Unseelie, in un intreccio di potere, seduzione e tradimento. Holly Black, con la sua scrittura tagliente e poetica, costruisce un universo che ha il fascino di una fiaba e la durezza della realtà. Le sue fate non sono creature eteree, ma esseri spietati, seducenti, crudeli e irresistibili, che rispecchiano i desideri e le paure più profonde dell’animo umano. Kaye è una protagonista che conquista perché imperfetta, fragile e vera. È una ragazza che impara sulla propria pelle cosa significa scegliere, fidarsi, combattere. Attraverso di lei, Holly Black ci regala una riflessione potente sulla trasformazione: quella dell’adolescenza, dell’identità, e del coraggio di accettare se stessi, anche quando ciò significa diventare qualcosa di completamente nuovo. Continua sul blog...
