Tom Lake

La pandemia riunisce la famiglia di Lara e tutti danno una mano nel ciliegeto di famiglia. Durante la raccolta, incalzata dalle tre figlie, Lara racconta la propria giovinezza, quando era una promessa della recitazione e viveva non solo di teatro, ma anche dell'amore travolgente per Peter, un ragazzo affascinante e ambizioso, diventato poi un famosissimo divo di Hollywood. Giocato su due piani temporali, tra passato e presente, questo bel romanzo ci racconta soprattutto le scelte di giovani donne, tra lavoro e ragioni del cuore.

Un libro carino, a tratti un po’ noioso, a tratti più accattivante ma io personalmente l’ho trovato piuttosto piatto. Poco profondo, anche nel racconto del rapporto madre-figlie (motivo principale per cui mi aveva incuriosita). È un libro che si legge con facilità poiché scorrevole ma mi ha lasciato davvero poco, è rimasto per qualche giorno ma solo in superficie. Mi aspettavo qualcosa di diverso.

Fino alla metà della lettura, ho ritenuto che questo libro fosse molto inconsistente e di scarsi contenuti. Proseguendo, mi sono invece dovuta ricredere, forse perché sono finalmente riuscita ad entrare nella sua atmosfera e a coglierne l’essenza. Alla fine ho apprezzato la storia di Lara e il racconto della sua vita giovanile fatto alle figlie, così come le sue scelte, seppur sofferte, che l’hanno condotta all’età adulta e che le hanno permesso di capire ciò che veramente è importante nella vita. Molto belle l’ambientazione e le descrizioni dei luoghi; la scrittura è scorrevole ed elegante, anche se nel testo vi sono diversi refusi.