Tra tutti gli architetti attivi in Sicilia fra XVII e XVIII secolo, per la discontinuità delle fonti nessuno risulta tanto enigmatico quanto il domenicano Tomaso Maria Napoli (1659-1725), sebbene la storiografia lo abbia ben presto riconosciuto come un protagonista importante grazie alla dimensione culturale europea che si rispecchia nelle opere da lui avviate, a Palermo e nei dintorni, dopo il 1711. I progetti per villa Valguarnera e villa Palagonia superarono di gran lunga gli episodi coevi, mentre la soluzione ideata per piazza San Domenico costituì il più significativo intervento urbano nella Palermo di allora. Inoltre, dopo un apprendistato romano con Carlo Fontana, Napoli fu il primo siciliano a pubblicare, nel 1688, un trattato di architettura. Di recente, è poi emersa una nuova documentazione sulla sua attività al servizio degli Asburgo, a Dubrovnik e nei Balcani. Questo succinto profilo biografico, raccoglie e sintetizza vecchie e nuove notizie, nell'intento di tracciare un'immagine più completa di un personaggio tanto affascinante quanto elusivo.
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Anno edizione:2012
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