Il toro. Una storia culturale. Ediz. a colori - Michel Pastoureau - copertina
Il toro. Una storia culturale. Ediz. a colori - Michel Pastoureau - copertina
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Letteratura: Francia
Il toro. Una storia culturale. Ediz. a colori
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Descrizione


Avvalendosi di una ricca iconografia, ampiamente commentata, Michel Pastoureau ci racconta la storia del toro nella cultura europea. Un animale che, dalle grotte di Lascaux a Picasso, passando per la ceramica greca, il mosaico romano, la miniatura medioevale, l'incisione rinascimentale e la pittura moderna e contemporanea, è sempre stato una star dell'arte europea.

«Pastoureau ci accompagna in un viaggio affascinante nell'immaginario e nella storia delle mentalità» - la Lettura

Probabilmente il toro è stato il primo dio. Non l'uro che vediamo raffigurato sulle pareti delle grotte preistoriche, ma proprio il nostro toro addomesticato. Ha sempre conservato qualcosa del suo status primitivo e selvaggio e affascinato le popolazioni con la sua possanza, il suo respiro, la sua energia, la sua fecondità. Nell'antico Vicino Oriente sono state molte le divinità taurine a cui è stato dedicato un culto, e nella mitologia greca abbondano le storie che lo vedono protagonista: Zeus prende la forma di un toro per rapire Europa o unirsi a Io, Eracle doma a mani nude il grande toro di Creta, Teseo uccide il Minotauro. Il cristianesimo ha subito dichiarato guerra a questi culti, questi miti, queste leggende. Poiché la religione rivale, il culto di Mitra, accordava un grande spazio al toro, questi venne giudicato empio e a prendere il suo posto fu il bue, animale docile, paziente e lavoratore. Il toro invece rimase lungo tutto il Medioevo un animale disprezzato, quando non addirittura demonizzato. Tornò in primo piano durante il Rinascimento e la riscoperta dell'Antichità. All'inizio del XVI secolo papa Alessandro VI Borgia, il cui emblema di famiglia era un toro, fece organizzare a Roma le prime tauromachie, e circa duecentocinquant'anni dopo in Spagna vide i natali la moderna corrida, che per tanto tempo ha affascinato artisti e poeti. Michel Pastoureau ci racconta la storia del toro nella cultura europea, senza dimenticare la vacca, il bue e il vitello. Come il precedente volume di questa serie, dedicato al lupo, anche questo si avvale di una ricca iconografia, ampiamente commentata. Dalle grotte di Lascaux a Picasso, passando per la ceramica greca, il mosaico romano, la miniatura medioevale, l'incisione rinascimentale e la pittura moderna e contemporanea, il toro è sempre stato una star dell'arte europea.

Dettagli

15 ottobre 2020
160 p., ill. , Brossura
9788833314402

Conosci l'autore

Foto di Michel Pastoureau

Michel Pastoureau

1947, Parigi

Michel Pastoureau è storico, antropologo e saggista, conosciuto soprattutto come storico del colore. Autore di numerosi saggi di araldica, numismatica, sigillografia, ha svolto estese ricerche su bestiari e simboli medievali. Studia archivistica presso l’École nationale des chartes e lavora al Cabinet des medailles della Bibliothèque nationale de France. Dirige l'École pratique des hautes études, presso cui è titolare della cattedra di Storia della simbologia medievale. È inoltre membro dell’Académie internationale d'héraldique. Nel 2010 con il saggio I colori dei nostri ricordi ha vinto il Prix Médicis. Tra le pubblicazioni per Einaudi: L'orso. Storia di un re decaduto (2008), Bestiari...

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