Tour de France, tour de souffrance - Albert Londres - copertina
Tour de France, tour de souffrance - Albert Londres - 2
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Letteratura: Francia
Tour de France, tour de souffrance
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Descrizione


Nel 1924, di ritorno da un viaggio dentro le colonie penali francesi d'oltremare, Albert Londres venne mandato dal quotidiano Le Petit Parisien al seguito del Tour de France. Dopo poche tappe, Londres, completamente a digiuno di ciclismo, inizia a vedere inquietanti paralleli tra la vita dei condannati ai lavori forzati e quella dei ciclisti. Inventa così una definizione che avrà fortuna: "i forzati della strada". Ma questo resoconto è molto di più di quella definizione. È la cronaca asciutta e partecipe di una follia. Una corsa di quasi cinquemila chilometri tutt'intorno all'Esagono. Una corsa fatta su biciclette pesanti e fragili allo stesso tempo, da uomini potenti e fragili allo stesso tempo. Insieme a miti del ciclismo come Bottecchia, i fratelli Pélissier e Frantz, Londres percorre le strade del Midi assolate e polverose, le vie di piovose cittadine del nord, le salite massacranti dei Pirenei e delle Alpi. Condivide l'entusiasmo di milioni di francesi, gli incidenti, le speranze, le delusioni, le rivalità e la solidarietà umana che segnavano un'epoca irripetibile del ciclismo eroico. Questa versione italiana del reportage di Londres è integrata dal prezioso contributo di Alfredo Martini, ciclista e a lungo direttore tecnico della Nazionale Italiana, l'uomo che ha portato al successo campioni come Moser, Saronni, Argentin, Fondriest e Bugno.

Dettagli

15 dicembre 2010
176 p., ill. , Brossura
9788861580640

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Foto di Albert Londres

Albert Londres

1884, Vichy

È considerato l’inventore del moderno giornalismo d’inchiesta. Inizia la sua carriera nel 1906 nel quotidiano «Matin». Con lo scoppio della Grande Guerra segue come corrispondente di «Le petit journal» i fronti del sud-est Europa (Serbia, Grecia, Turchia e Albania). Nel 1920 è tra i primi cronisti a entrare nella Russa bolscevica. Nel 1922 parte per l’Oriente scrivendo del Giappone, della Cina e dell’India. La sua notorietà è ormai tale che i suoi reportage vengono pubblicati direttamente in volume. Seguiranno inchieste scottanti in Guyana, Argentina, Africa e Palestina. Muore nel 1932 al largo di Aden, nell’incendio del paquebot che avrebbe dovuto riportarlo in patria dalla Cina. Dal 1933 il Prix Albert Londres...

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